Il prossimo 17 gennaio si aprirà il processo in Corte d’Assise a Vicenza nei confronti di Umberto Pietrolungo, il presunto killer dell’avvocato Pierangelo Fioretto e della moglie Mafalda Begnozzi, uccisi il 25 febbraio 1991 nel capoluogo berico. Lo ha deciso – riporta il Giornale di Vicenza – il Gip di Vicenza, accogliendo l’istanza di giudizio immediato del sostituto procuratore Hans Roderich Blattner. L’imputato ha 15 giorni di tempo per chiedere di poter essere interrogato dal pm o per avanzare richiesta di rito abbreviato, possibilità dovuta al fatto che il delitto risale a un periodo antecedente alla riforma Cartabia, che lo esclude. A giugno scorso la svolta in questo “cold case”, quando a Pietrolungo è stata notificata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere a Cosenza, dove è recluso per altri reati. A risalire al presunto omicida sono state le impronte digitali parziali sul silenziatore di una pistola e il Dna rilevato in un guanto usato per l’assassinio. Le foto segnaletiche di Pietrolungo, affiliato alla ‘ndrina dei Muto, hanno permesso ad alcuni testimoni il riconoscimento dell’uomo, anche a distanza di oltre 30 anni.
Cold case coniugi uccisi a Vicenza 33 anni fa: a processo presunto killer affiliato ‘ndrina Muto
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