Disposto il divieto di dimora in Calabria per l’ex consigliere regionale, Giuseppe Aieta. Lo ha deciso il gip del tribunale di Paola accogliendo la richiesta della procura di Paola. L’ipotesi d’accusa è di corruzione elettorale e voto di scambio nell’ambito dell’inchiesta per la proroga della gestione delle Terme Luigiane di Guardia Piemontese concessa sul finire della legislatura. Secondo l’ipotesi accusatoria l’ex consigliere regionale avrebbe fatto pressioni per ottenere in cambio i voti dai dipendenti delle terme. La procura aveva anche richiesto la misura cautelare per il sindaco di Acri Pino Capalbo che all’epoca dei fatti faceva parte della struttura regionale di Aieta, ma il gip ha respinto la richiesta, stessa decisione è stata assunta per il responsabile delle terme e il rappresentante del comitato dei lavoratori. Da Paola a Cosenza, dove, il tribunale della libertà ha deciso la reimmissione in liberta dell’assessore comunale di Cosenza, Francesco De Cicco, finito nell’inchiesta Reset che ha portato all’arresto di oltre 220 persone.
Divieto di dimora in Calabria per l’ex consigliere Giuseppe Aieta
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