Restano in carcere le due guardie giurate indagate per aver simulato una maxi rapina da dieci milioni di euro che hanno denunciato essere avvenuta lungo la A22, nel tratto di Carpi nel Modenese, la settimana scorsa ad opera di un presunto commando dell’Est Europa. Per gli inquirenti l’episodio non è mai successo. Il giudice ha convalidato il fermo nei loro confronti. I due, un napoletano di 36 anni e un crotonese di 62, residenti in Germania, davanti al Gip avrebbero confermato la versione precedentemente fornita davanti al Pm e sulla quale vige al momento il più stretto riserbo. La difesa ha chiesto per le due guardie gli arresti domiciliari ma il Gip si è riservato. Risulta indagato per la finta rapina anche il nipote del crotonese, un 44enne idraulico residente nel reggiano e che ha confessato il colpo, permettendo agli agenti della squadra mobile di recuperare il bottino nascosto in un garage: dieci milioni di euro tra gioielli, banconote e preziosi orologi.
Falsa rapina su A22 a Carpi, indagati restano in carcere
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