Emettevano fatture false grazie a società di comodo tra Reggio Emilia, Parma e Crotone. Il giro illecito è stato scoperto dai carabinieri e guardia dalla finanza dei comandi provinciali locali che hanno recapitato gli avvisi di garanzia a sei persone finite nel registro degli indagati della Procura Reggiana. La maxi-operazione è scattata all’alba con 80 militari del nucleo di polizia economico-finanziaria delle Fiamme Gialle e del reparto operativo nucleo investigativo dell’Arma che hanno effettuato numerose perquisizioni in sei dimore private – appartenenti agli amministratori di fatto e di coloro considerati ‘prestanome’ dagli inquirenti delle società cosiddette ‘cartiere’ prevalentemente di origini calabresi – ma anche in dieci tra sedi legali e unità locali di aziende perlopiù operanti nel settore edile e dell’autonoleggio, oltre a tre studi professionali reggiani. È stata sequestrata un’ingente mole di materiale informatico che sarà analizzato da consulenti tecnici nominati dal magistrato, ma anche documentazione contabile ed extracontabile ritenuta utile alle indagini. Inoltre grazie all’ausilio di due unità cinofile cosiddette “cashdog” della Guardia di Finanza, è stato trovato denaro contante che secondo gli investigatori è provento dell’attività illecita. Il sostituto procuratore dell’inchiesta – nata originariamente per reati contro la persona – ipotizza tra i vari reati, la frode fiscale mediante utilizzo di fatture per operazione inesistenti.
False fatture con società cartiere, 6 indagati in 3 province
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