Incendio ufficio postale poteva causare una strage, un fermo

Alessia Antonucci

Incendio ufficio postale di Mandatoriccio: dopo 24 ore dall’episodio, c’è un fermo. È un 28enne del posto, incensurato e disoccupato: per i carabinieri del Comando provinciale di Cosenza sarebbe il presunto autore dell’incendio. Lo avrebbe appiccato il rogo usando un “enorme quantitativo di liquido infiammabile”. Ma l’intento, secondo l’accusa, era quello di provocare un’esplosione: il giovane avrebbe portato sul luogo di bombole di gas per innescare la deflagrazione. Il caso ha voluto che le bombole non esplodessero altrimenti, ipotizzano gli investigatori, sarebbe potuta crollare l’intera palazzina di tre piani dove abitano alcune famiglie e che è stata dichiarata inagibile per i danni provocati dalle fiamme. L’incendio ha completamente distrutto l’ufficio postale del paese, che era stato recentemente rimesso a nuovo e consegnato alla collettività solo lo scorso 4 dicembre.

Qual è il movente?

Si sta indagando per capire cosa avrebbe spinto il 28enne a compiere un simile gesto, Secondo le ipotesi degli inquirenti, potrebbe essere indirizzato contro l’ufficio postale. Nella palazzina abitano persone definite tranquille. A lui, i carabinieri della Sezione operativa del Reparto territoriale di Corigliano Rossano, con il supporto dei colleghi della Stazione di Mandatoriccio e sotto il coordinamento della Procura di Castrovillari diretta da Alessandro D’Alessio, sono giunti anche grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza. L’uomo è stato trovato in un casolare di campagna e ha ustioni su più parti del corpo comunque non gravi.
L’esito positivo per “quella che, solo per una serie di coincidenze positive, non si è trasformata in una strage”, è stato raggiunto, sottolineano i carabinieri, anche grazie al “favore del contesto ambientale, su di cui i militari hanno potuto fare affidamento nelle fasi iniziali, dimostrando come spesso questi elementi si rivelano dirimenti per orientare le investigazioni, anche in quelle attività che apparentemente sembrano più complesse”.

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