Gianluca Callipo, ex sindaco di Pizzo, è accusato di reato di concussione e abuso d’ufficio, in relazione a distinte e separate condotte con l’imprenditore Vincenzo Alberto Rende e sui dirigenti comunali Nicola Domenico Donato e Nicola Salvatore Vasta, coinvolti nell’inchiesta “Spiaggia libera”.
La Procura della Repubblica di Vibo indaga sulla questio che ha avuto inizio nel 2019, a seguito di una denuncia presentata da un imprenditore del luogo, circa presunte pressioni psicologiche, reiterati soprusi, azioni indebite messe in atto dall’ex sindaco, tra cui l’invio dei vigili urbani per bloccare senza alcuna ordinanza, i lavori.
Nello specifico il titolare Renda, del resort “Galia Luxury Hotel”, avrebbe corrotto Callipo, acquistando merce per oltre 600 mila euro dalla “Callipo srl”, ditta di cui l’ex sindaco è socio insieme ai fratelli. Secondo l’accusa, i Callipo avrebbero fatto assumere nella struttura ricettiva, persone segnalate e raccomandate ad hoc, per far compiere loro “atti contrari ai doveri del proprio ufficio”.
In particolare l’ex sindaco, impartiva direttive anche sulla politica di gestione del territorio, condizionando l’operato dei dirigenti del Comune di Pizzo, istigandoli a compiere condotte illecite nella contabilizzazione e smistamento delle pratiche.