Marco Gallo, già coinvolto nei delitti di Francesco Berlingieri, per il quale è stato condannato dalla Corte d’assise di Catanzaro alla pena dell’ergastolo, di Gregorio Mezzatesta e dell’avvocato Francesco Pagliuso, avrebbe ucciso anche l’imprenditore Domenico Maria Gigliotti, ucciso la mattina del 25 gennaio 2015 a Lamezia Terme. Movente? Una vendetta. Gallo, indicato dagli inquirenti come killer spietato, figurava tra le vittime della truffa dei ‘viaggi fantasma’ venduti dall’agenzia Easy Fligth, gestita dalla moglie di Gigliotti. La mattina del 25 genaio di 6 anni fa, Gigliotti era in auto nei pressi della sua abitazione. Venne colpito da numerosi colpi di arma da fuoco, poi l’assassino diede fuoco alla vettura. L’imprenditore era ancora vivo quando si sprigionarono le fiamme. L’autopsia accertò, infatti, la presenza di fumo nei polmoni. Oggi gli uomini della Squadra mobile di Catanzaro e del Commissariato di Lamezia Terme hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Marco Gallo. Il provvedimento è stato emesso dal Gip del Tribunale di Lamezia Terme su richiesta della Procura. Le indagini hanno dunque consentito di fare luce sull’efferato fatto di sangue. Gallo, hanno accertato gli inquirenti, aveva già versato 1.100 euro per l’acquisto di una crociera, a cui avrebbero dovuto partecipare il presunto killer e la moglie. La mancata restituzione dell’importo da parte dell’imprenditore avrebbe scatenato la violenta reazione di Marco Gallo, che già nel mese di ottobre 2014aveva esploso alcuni colpi d’arma da fuoco contro l’abitazione della famiglia Gigliotti.
Fondamentali per stringere il cerchio intorno a Gallo si sono rivelati gli esiti della comparazione balistica, affidata agli esperti della Polizia Scientifica. Da questi esami è emerso che per il danneggiamento dell’abitazione e per l’omicidio era stata adoperata la medesima arma.
Lamezia: ucciso e bruciato per truffa crociera, un arresto
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