Incassava lo stipendio dell’azienda ospedaliera con l’indennità di esclusiva ma veniva pagato anche per prestazioni in studi privati dove utilizzava l’ecografo in dotazione al suo reparto : nei guai il direttore della struttura complessa di pediatria dell’ospedale di Locri che adesso è accusato di peculato, truffa ai danni dello Stato, false attestazioni e rifiuto d’atti d’ufficio. Nei suoi confronti è stato emesso dal Gip, su richiesta della Procura, il divieto di esercitare la professione medico-sanitaria per 12 mesi. Il medico per un anno e mezzo è stato pedinato e intercettato dalla guardia di finanza e nei giorni scorsi è stato trovato all’interno di uno degli studi della Locride dove forniva le sue prestazioni. L’ecografo era stato donato all’ospedale e alla pediatria, dalla consulta giovanile del comune di Ardore.
Gli inquirenti hanno accertato che le visite private non erano autorizzate perché lo stesso primario risulta legato contrattualmente da un vincolo di esclusiva all’azienda ospedaliera reggina: eppure avrebbe frequentato diversi studi medici privati, portandosi dietro proprio quell’ecografo.
Nelle ore in cui visitava privatamente, il medico avrebbe attestato falsamente, secondo le accuse, di trovarsi all’ospedale di Locri per rendere prestazioni aggiuntive ma la guardia di finanza ha intercettato la sua attività extra ospedaliera e gli ha notificato un avviso di garanzia.
Al primario viene contestato anche il rifiuto di atti d’ufficio. perché pur essendo in turno di disponibilità ospedaliera, si sarebbe indebitamente rifiutato di intervenire in ausilio di un altro dirigente medico del reparto ospedaliero da lui diretto, che ne aveva richiesto l’intervento per gestire un’emergenza relativa a una paziente. Al primario sono stati sequestrati 40.532,00 euro, somma che corrisponde a quanto avrebbe indebitamente percepito tra “prestazioni aggiuntive” e “indennità di esclusività”.