Il web è pieno zeppo di immagini raccapriccianti, scene di maestre, termine improprio in questi casi, violente nei confronti di bimbi piccolissimi. Storie scoperte casualmente spesso per i segni evidenti, fisici o psicologici, lasciati sulle vittime e colti da familiari o altri insegnanti. Episodi come quelli registrati in una scuola dell’infanzia di Marcellinara nel 2017 che diedero il via ad un’indagine su due maestre immortalate dalle telecamere mentre afferravano per un braccio i bambini e li strattonavano, li costringevano a stare seduti in punizione e li colpivano con schiaffi sul sedere o sulle braccia insultandoli e minacciandoli imponendo loro di non raccontare nulla ai genitori. I maltrattamenti accertati dalla squadra mobile portarono al procedimento giudiziario per le due che scelsero strade diverse. Una nei mesi scorsi era stata condannata ad un anno e quattro mesi di reclusione, a conclusione del processo svoltosi con rito abbreviato. Sentenza che é stata poi confermata dalla Corte d’appello e dalla Cassazione. La seconda, che ha scelto invece il rito ordinario, é stata condannata dal Tribunale di Catanzaro a due anni di reclusione, con pena sospesa, con l’accusa di maltrattamenti ai danni di alcuni bambini. Il giudice ha inflitto alla maestra una pena superiore alla richiesta che era stata fatta dal pubblico ministero, secondo il quale il reato contestato all’insegnante avrebbe dovuto essere derubricato in quello di abuso dei mezzi di correzione o di disciplina, con conseguente condanna a cinque mesi.
Marcellinara, maestra d’asilo condannata ad un anno di reclusione
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