Arrestato un 60enne, accusato di aver appiccato una sere di incendi ai danni di automobili a Marina di Gioiosa Ionica. Grazie al lavoro incessante e meticoloso dei Carabinieri della Stazione di Marina di Gioiosa Ionica, coordinati dalla Procura della Repubblica di Locri diretta dal dott. Giuseppe Casciaro, l’uomo, residente nella zona, è stato arrestato ed il suo fermo convalidato dalla Procura di Locri. La storia di questo seriale autore di incendi inizia, infatti, nella notte del 14 ottobre 2024, quando nella comunità di Marina di Gioiosa Ionica si registra una serie di attentati incendiari, che nel corso dei mesi successivi non sembra avere fine. Undici episodi, ognuno dei quali più distruttivo e pericoloso del precedente, commessi in danno di altrettante autovetture, che hanno profondamente scosso le vittime e messo in pericolo gli abitanti delle tante abitazioni lambite dalle fiamme che divampavano irrefrenabilmente sulle auto lasciate in sosta. Le indagini hanno in breve evidenziato la pericolosità dell’autore, che secondo il quadro accusatorio avrebbe dimostrato di conoscere con accuratezza il territorio della cittadina e che, con una freddezza sprezzante delle potenziali conseguenze, ha continuato a pianificare con dovizia di particolari ogni singolo colpo. L’uomo non solo agiva di notte, approfittando della naturale copertura fornitagli dall’oscurità, ma teneva in debita considerazione l’impegno che ogni evento avrebbe determinato per le forze di soccorso e per le pattuglie dell’Arma. Sfruttando i concitati sforzi rivolti allo spegnimento di un incendio appena appiccato, colpiva nuovamente, poco dopo, in un distante punto della cittadina, certo di realizzare eventi sempre più difficili da gestire tempestivamente. Le indagini, lunghe e complesse, coordinate dalla Procura della Repubblica di Locri, hanno rivelato una trama di vendetta e risentimento: l’uomo avrebbe infatti agito spinto da dissapori personali con alcune delle sue vittime, spesso professionisti noti della zona. Il rinvenimento di un ordigno incendiario, non innescatosi correttamente, ha consentito di acquisire fondamentali elementi per lo sviluppo delle indagini: un ordigno rudimentale i cui materiali costituitivi, di comune uso, sono stati trovati nella materiale disponibilità dell’indagato, sulle cui tracce si erano ormai messi i Carabinieri. L’uomo – dopo i successivi eventi incendiari – ha cominciato a rendersi irreperibile, così da ostacolare l’attività degli inquirenti.
Marina di Gioiosa Ionica: fermato un 60enne, presunto incendiario di una serie di roghi nella città
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