La Corte d’Appello di Catanzaro ha condannato a 4 mesi e 15 giorni di reclusione l’imprenditore Pietro Citrigno, ex editore del quotidiano Calabria Ora. L’accusa per Citrigno era di violenza privata ai danni di Alessandro Bozzo, il giornalista che il 15 marzo del 2013 si tolse la vita, nella sua abitazione di Marano Principato. In primo grado, nel 2016, l’editore era stato condannato a 4 mesi di carcere. La Procura di Cosenza aveva invece chiesto una condanna a 4 anni di reclusione, ipotizzando il reato di violenza privata nei confronti del giornalista perché erano state modificate le sue condizioni di lavoro. Il suo contratto di lavoro era stato infatti cambiato da tempo indeterminato a tempo determinato. Poi arrivarono anche il contratto di solidarietà e lo stipendio ridotto. Tutto questo avrebbe portato Bozzo a prendere la terribile decisione. I familiari dopo la sua morte trovarono un diario nel quale il giornalista parlava dell’angoscia legata al suo lavoro.
Morte giornalista Bozzo, condannato editore Citrigno
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