‘Ndrangheta, arrestato in Spagna il boss Paviglianiti

Isabella Roccamo

I carabinieri di Bologna e la polizia spagnola hanno arrestato a Madrid il latitante di ‘Ndrangheta Domenico Paviglianiti, 60 anni, “il boss dei boss” come era chiamato negli anni Ottanta e Novanta. Era stato rimesso in libertà nell’ottobre 2019, sulla base di un erroneo calcolo della pena. Aveva lasciato lasciato l’Italia e si era rifugiato in Spagna. Ritenuto elemento apicale dell’omonimo casato ‘ndranghetista, tuttora operante nei comuni di San Lorenzo, Bagaladi e Condofuri (Reggio Calabria) con ramificazioni nel Nord Italia, in particolare in Lombardia, e nel Sud America per la gestione del traffico internazionale di stupefacenti, Paviglianiti era già stato condannato all’ergastolo (pena in seguito sostituita con la reclusione per 30 anni) per una serie di omicidi, associazione di tipo mafioso e reati di droga, commessi a partire dagli anni ’80. Ha avuto un ruolo di prim’ordine, spiegano i carabinieri, nel corso della cosiddetta seconda guerra di mafia, quando insieme ad altre famiglie di ‘Ndrangheta della provincia di Reggio Calabria aveva appoggiato la cosca De Stefano nella sanguinosa faida con i Condello. In Spagna i carabinieri sono arrivati seguendo le tracce di alcuni familiari. Quando è stato bloccato per strada, vicino alla casa dove viveva a Madrid, Paviglianiti aveva sei cellulari in un borsello, seimila euro in contanti e documenti falsi con un’identità portoghese. Gli investigatori stanno adesso approfondendo le relazioni di Paviglianiti, così da verificare se avesse ripreso la sua attività di broker della droga.

©2023 TELEUROPA SRL – Tutti i diritti riservati

©2023 TELEUROPA SRL– Tutti i diritti riservati