‘Ndrangheta: confiscati beni per 10 milioni tra Savona e Reggio Calabria

Red

La Direzione Investigativa Antimafia, su disposizione del Tribunale di Reggio Calabria, ha eseguito un provvedimento di confisca di beni nei confronti di un imprenditore originario di Cittanova e del suo coniuge. La confisca ha interessato l’intero capitale sociale e il patrimonio aziendale di 4 società, 14 fabbricati e 41 terreni, che si trovano in provincia di Savona e Reggio Calabria, conti correnti, beni mobili e posizioni finanziarie per circa 10 milioni di euro. L’imprenditore è considerato figura apicale della cosca Raso-Gullace-Albanese, con funzione di comando dell’articolazione ‘ndranghetistica in Liguria e in Piemonte. Marito e moglie erano stati arrestati nel luglio 2016 nell’ambito dell’operazione antimafia denominata ‘”Alchemia”, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria, perché gravemente indiziati di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione e intestazione fittizia di beni e società. L’imprenditore nel luglio 2020 era stato condannato dal Tribunale di Palmi a 18 anni di reclusione perché ritenuto colpevole di associazione a delinquere di stampo mafioso.

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