Condanna a 30 anni di reclusione nei confronti di Giuseppe Prostamo, 34 anni, di San Giovanni di Mileto, accusato di concorso nell’omicidio di Francesco Vangeli, il 26enne di Scaliti di Filandari (nel Vibonese) scomparso nella notte fra il 9 e il 10 ottobre 2018 ed il cui corpo non è stato ancora ritrovato.
Questa la sentenza emessa dal gup di Catanzaro, Gabriella Logozzo, al termine di un processo celebrato con rito abbreviato. Cadono le aggravanti mafiose consistite nel dare alle fiamme la Fiesta con la quale Francesco Vangeli aveva raggiunto la sera del 9 ottobre 2018 l’abitazione di Giuseppe Prostamo e poi nel gettare nel fiume Mesima il corpo ancora agonizzante della vittima, ricorrendo quindi “alle modalità tipiche di eliminazione degli avversari – aveva evidenziato la Dda – utilizzate dalle associazioni di stampo mafioso attraverso il ricorso alla c.d. lupara bianca”.
Tre, secondo la Dda, i moventi del delitto: una ragazza (Alessia Pesce, indagata per false dichiarazioni) contesa fra la vittima e Antonio Prostamo (fratello di Giuseppe processato con rito ordinario), un debito di droga della vittima con i Prostamo e una pistola data dai fratelli Prostamo a Vangeli e non restituita da quest’ultimo. L’imputato è stato condannato anche a risarcire i familiari della vittima che si sono costituiti parte civile.