Sono partiti grazie alla segnalazione di una cittadina, che portò al sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, delle foto che evidenziavano il deterioramento dei rivestimenti del viadotto Morandi, i lavori finiti al centro dell’inchiesta “Brooklyn” di oggi. E’ lo stesso primo cittadino a rivelare il particolare all’AGI, rassicurando sulla solidità dell’opera ed evidenziando che gli interventi si sono resi necessari solo sul rivestimento del celebre manufatto.
“Due anni prima che il ponte Morandi di Genova crollasse – racconta Abramo – una signora mi portò delle foto che aveva scattato e in cui si evidenziava il deterioramento delle strutture. Allarmato, mi precipitai all’Anas chiedendo un intervento immediato e devo dire che la società si mosse con grande rapidità. Furono fatti dei sondaggi – spiega – i cui risultati mi furono mostrati e da cui si evinceva che l’interno della struttura non è deteriorato, sebbene si rendesse necessario un intervento per rifare l’intonaco. Si procedette quindi alla gara d’appalto. Ho seguito la pratica, avviata in tempi non sospetti, giorno per giorno. L’intervento della magistratura riguarda l’esecuzione delle opere e non le fasi dell’appalto. La struttura, ripeto, è solida – conclude – come si evince dai controlli”.