Al momento la comunità scientifica non può accedere ai dati raccolti con l’indagine sierologica sulla diffusione del coronavirus, avviata nei mesi scorsi dall’Istat e il ministero della Salute con la Croce Rossa. A bloccarla è la mancanza di una regolamentazione sulla privacy e sull’uso dei dati da parte del Garante per la protezione dei dati personali, come segnala Monica Pratesi, membro del consiglio Istat ed ex presidente della Società italiana di statistica.
“Bisogna disciplinari l’accesso ai dati per la comunità scientifica. Senza questa regolamentazioni non si può accedere a determinati dati. È vero che si tratta di dati sensibili ma è un aspetto che va comunque disciplinato”