Conferma delle condanne di primo grado per gli imputati coinvolti nel processo “Nuove Leve”: è quanto ha chiesto il Procuratore generale della corte d’Appello di Catanzaro, Luigi Maffia nell’udienza del procedimento nato dall’operazione antimafia che il 24 febbraio 2017 portò all’arresto quella che viene considerata la nuova generazione della cosca Giampà di Lamezia Terme che, con i vertici in carcere, portava avanti le attività illecite della cosca, tra le quali estorsioni e intimidazioni. Le accuse vanno dall’associazione per delinquere di stampo mafioso, all’estorsione e diversi capi d’imputazione per intimidazione. Nel dettaglio, Maffia ha chiesto la condanna, in secondo grado, di Vincenzo Giampà a oltre 4 anni e 5 mesi e 4 mila euro di multa per il reato di estorsione e assolto per il reato di associazione mafiosa; Eugenio Giampà, 8 anni per associazione mafiosa, ed assolto dagli altri reati; Roberto Castaldo, 10 anni per tutti i reati a lui contestati; Gregorio Scalise, 8 anni per associazione mafiosa; Giuseppe Paone, 8 anni per associazione mafiosa; Francesca Allegro, 8 anni per associazione mafiosa; Michele Muraca, 6 anni e 6000 euro di multa per estorsione; Maria Muraca, 7 anni e 4 mesi; Mario Francesco De Vito, 9 anni e 4 mesi; Danilo Cappello, 8 anni e interdizione perpetua dai pubblici uffici per associazione mafiosa; Andrea Mancuso, 4 anni e 3 mesi per tutti i reati a lui contestati; Vincenzo Vigliaturo, 4 anni e 3 mesi e 4 mila euro di multa per tutti i reati a lui contestati. Nel collegio difensivo, tra gli altri, gli avvocati Salvatore Cerra, Antonio Larussa, Giuseppe Spinelli, Ramona Gualtieri. La prossima udienza è stata fissata per il 15 novembre, data in cui dovrebbe essere emessa la sentenza.
Processo nuove leve cosca, Pg : “confermare condanne”
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