Due truffe ai danni di un’ultraottantenne e di una coppia di 87 e 77 anni di Reggio Calabria. Arrestati dalla Polizia di Stato i tre presunti autori (tutti di origini campane) dei raggiro agli anziani: due, accusati di rapina impropria e lesioni personali, sono ai domiciliari, mentre il terzo è stato denunciato in stato di libertà.
Nel primo caso, una signora ultraottantenne è stata raggiunta da più telefonate sulle due utenze telefoniche in suo possesso e informata di un grave incidente stradale causato dal figlio che necessitava di una somma di denaro per evitare la carcerazione. Frastornata dalla notizia, e bloccata per più di un’ora e mezza sulle due linee telefoniche per evitare che potesse chiedere aiuto ad altri, l’anziana ha consegnato al complice del telefonista, sopraggiunto pochi istanti dopo nella sua abitazione, 120 euro in contanti e gioielli del valore di qualche migliaio di euro. La donna poi, preoccupata dalla strana situazione, ha deciso di mettere fine alla conversazione e raccontare tutto a un’amica. Quest’ultima, compreso che si trattava di un raggiro, ha allertato la polizia. In breve gli investigatori della Squadra Mobile sono riusciti ad individuare l’autovettura utilizzata dal responsabile della truffa e segnalarla ai colleghi della Polizia Stradale di Sala Consilina che hanno bloccato il mezzo con a bordo un uomo, denunciato per truffa in concorso con ignoti.
Simile il secondo episodio che però ha rischiato di trasformarsi in qualcosa di molto più grave per un uomo di 87 anni residente in centro città con la moglie di 77. I malviventi, giunti nell’abitazione dei coniugi, e utilizzando sempre lo stesso stratagemma sono riusciti ad impossessarsi di 2 mila euro in contanti e gioielli per quasi 200 grammi di peso. Il marito, intuito che potesse trattarsi di una truffa, ha tentato di recuperare i propri beni provocando la reazione del malfattore che, allo scopo di guadagnarsi la fuga, ha spintonato violentemente l’anziano. La caduta ha provocato all’87enne un trauma cranico e una ferita al capo. I poliziotti della Squadra Mobile, anche in questo caso, hanno rapidamente individuato l’autovettura a bordo della quale viaggiavano i responsabili che, nel frattempo, si erano spostati in territorio catanese dove sono stati bloccati a bordo della loro auto. La successiva perquisizione effettuata nel b&b dove avevano preso alloggio ha consentito di recuperare l’intero bottino.