Nelle ultime ore, a Rende, i Carabinieri della Aliquota Radiomobile hanno arrestato – per violazione in materia di “codice rosso” – un operaio di 27 anni, residente ad Acri e già noto alle Forze dell’Ordine per plurimi precedenti penali, attualmente indagato per atti persecutori nei confronti di una donna trentenne ivi domiciliata. L’uomo, già nel dicembre 2024, era stato tratto in arresto per violazione delle prescrizioni imposte dalla competente A.G., tanto che quest’ultima aveva applicato nei suoi confronti la massima misura cautelare della custodia in carcere; lo scorso 10 febbraio tale misura è stata sostituita con quella del divieto di avvicinamento alla parte offesa e ai luoghi abitualmente frequentati da quest’ultima, da cui avrebbe dovuto mantenere una distanza non inferiore ai 500 metri attraverso l’applicazione dell’oramai noto “braccialetto elettronico”, un dispositivo in grado di segnalare alla vittima e alle Forze di Polizia un’eventuale violazione della prescrizione imposta. Tuttavia, alla centrale operativa dei Carabinieri di Cosenza giungeva un allarme del dispositivo elettronico, scaturito proprio dal fatto che lo stalker si trovasse nelle immediate vicinanze della parte offesa, ad una distanza chiaramente inferiore al margine di sicurezza stabilito dall’Autorità Giudiziaria. Nel punto localizzato è giunta una gazzella dell’Arma rendese che, riscontrando in prossimità dell’abitazione della vittima la presenza dell’operaio acrese, lo ha arrestato. IL 27enne è presso la casa circondariale del capoluogo bruzio, così come disposto dall’A.G. competente.
Rende, arrestato un 27enne di Acri per stalking e violazione divieto avvicinamento a una 30enne
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