Revocati i domiciliari nei confronti degli avvocati Pierpaolo Greco, di 48 anni, e Pasquale Barbieri (66). Per entrambi, il Tribunale della libertà di Catanzaro ha disposto l’interdittiva dalla professione per un anno. Accolta, quindi, la richiesta di Francesco Iacopino e Valerio Murgano, legali dei due assistiti. Greco (curatore fallimentare della fondazione Betania di Catanzaro) e Barbieri, arrestati in flagranza di reato il 20 ottobre scorso dai finanzieri del Comando provinciale di Catanzaro, sono accusati di concussione. Ai due l’accusa addebita l’illecita richiesta di 50mila euro al presidente della società palermitana Karol spa, l’avvocato Marco Zummo, per “fluidificare” un accordo che consentisse a Karol di continuare a gestire gli asset di Betania per i quali esisteva già un accordo che era in corso di rinegoziazione in seguito del fallimento della fondazione. Secondo l’accusa, in particolare, Barbieri avrebbe avanzato la proposta a Zummo per conto di Greco. Zummo, sporgendo denuncia alla Guardia di finanza, ha fatto scattare l’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica. Gli investigatori delle Fiamme gialle avrebbero monitorato Barbieri mentre riceveva una prima tranche di 25mila euro. L’arresto è scattato nel momento in cui Barbieri ha lasciato nello studio di Greco uno zainetto all’interno del quale c’erano circa 10mila euro. Gli altri 15mila euro sono stati trovati nello studio di Barbieri.
Riesame revoca domiciliari ad avvocati arrestati, interdetti dalla professione per 12 mesi
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