Sono stati identificati ma solo uno di loro, di 39 anni, è stato anche arrestato dai carabinieri, i presunti autori dell’incendio del furgone di un’impresa edile impegnata nella frazione San Giovanni di Mileto in opere di rifacimento e manutenzione della rete fognaria. Il responsabile del cantiere, in quella circostanza, non aveva esitato a presentare una denuncia e le indagini condotte dai carabinieri e coordinate dalla Procura di Vibo Valentia avevano subito intrapreso la pista che ha portato ai due. È stato così accertato che il danneggiamento altro non era che una ritorsione ad un tentativo di estorsione. I presunti responsabili, infatti, entrambi noti alle forze dell’ordine, avrebbero dapprima avvicinato gli operai della ditta, con lo scopo di ottenere una percentuale del 3% dell’appalto in esecuzione e, a distanza di pochi giorni dal rifiuto dell’imprenditore di pagare la somma richiesta, in pieno giorno, avrebbero dato alle fiamme il furgone della ditta parcheggiato di fronte al cantiere, distruggendo del materiale edile e causando danni anche alle vicine abitazioni, per fortuna senza feriti. Gli elementi di prova raccolti durante le indagini hanno consentito alla Procura di richiedere e ottenere dal Gip di Vibo Valentia l’emissione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il provvedimento è stato eseguito stamane nei confronti del 39enne, residente a San Giovanni di Mileto ma originario di Gerocarne, mentre il secondo di cui non è stato reso noto il nome, al momento irreperibile, è attivamente ricercato. Nella circostanza è stata segnalata all’autorità giudiziaria la posizione di un terzo soggetto, che durante gli accertamenti avrebbe reso dichiarazioni mendaci agli inquirenti per sviare le indagini.