Terremoto al comune di Rende: divieto di dimora per il sindaco

Nell'inchiesta su presunte irregolarità nei lavori pubblici coinvolti, oltre al sindaco, anche assessori, imprenditori e professionisti

Redazione

Sono 24 le misure cautelari eseguite dai Carabinieri del Comando Provinciale e della Compagnia di Rende e del Gruppo di Cosenza della Guardia di Finanza nei confronti di amministratori, dirigenti e dipendenti del comune di Rende e di liberi professionisti ed imprenditori.
Nello specifico si tratta di tre ordinanze di custodia cautelare (arresti domiciliari), un divieto di dimora nel comune di Rende, otto interdizioni dall’esercizio nei pubblici uffici e dodici interdizioni all’esercizio dell’attività professionali ed imprenditoriali. In totale, però, le persone indagate sarebbero 72.
L’accusa parla, a vario titolo, di corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio, rivelazione di segreto di ufficio, falso in atto pubblico, turbativa d’asta, frode in pubbliche forniture, peculato e abuso in atto d’ufficio.
Per quanto concerne gli amministratori coinvolti, per il sindaco Marcello Manna sarebbe scattato il divieto di dimora nel comune di Rende.
Nel corso della stessa operazione sono state sequestrate sei società e diverse somme di denaro.
L’indagine sarebbe scattata in relazione ai lavori di “Sistemazione piano viabile e messa in sicurezza Contrada Cutura, località Piano Monello (via Piemonte) e zone varie del comune di Rende, pulizia fiume Surdo per verifica perdite rete fognante”, ma si sarebbe poi estesa ad altre vicende

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