Due minori, nel 2017, furono sequestrati per aver rubato la droga ai pusher. Furono minacciati, legati e imbavagliati per confessare il furto. E’ quanto ricostruito dagli inquirenti nel corso dell’operazione “Sbarre” che ha consentito di smantellare due piazze di spaccio gestite da due distinte organizzazioni. Il blitz dei carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria è scattato oggi. Eseguiti 19 provvedimenti cautelari- 17 arresti e due obblighi di presentazione – nelle Province di Reggio Calabria, Milano e Verona.
Le organizzazioni, con base nel quartiere Sbarre di Reggio Calabria, avevano avviato una fiorente attività di spaccio, anche con ramificazioni in Veneto, e con collegamenti con la locale ‘Ndrangheta. Le indagini sono coordinate dal procuratore capo Giovanni Bombardieri e dal sostituto procuratore della Dda Walter Ignazitto. Agli arrestati non viene contestata l’associazione a delinquere di stampo mafioso ma alcuni di loro, stando alle indagini condotte dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, avrebbero legami con ambienti di ‘Ndrangheta e in particolare con la cosca Serraino.
Traffico di droga e sequestro di persona, arresti a Reggio Calabria
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