Prima l’ha visitata, poi ne ha attestato la cecità assoluta. Tutto nella norma, se non fosse che la paziente era deceduta 19 giorni prima della data del consulto medico. Per questo motivo la Squadra mobile ha notificato a un dottore della provincia di Vibo Valentia un provvedimento del gip, emesso su richiesta della procura di vibonese, per l’interdizione dall’esercizio di un pubblico ufficio di consulente tecnico d’ufficio e delle attività inerenti per sei mesi. Il professionista è ritenuto responsabile di presunta falsa perizia.
Una denuncia presentata alla direzione provinciale dell’Inps di Vibo ha fatto scaturire il provvedimento. L’Inps ha segnalato la condotta del professionista, nominato perito dal giudice del lavoro di Vibo nel procedimento per il riconoscimento dello stato di invalidità civile, come cieca assoluta, della donna. Il perito ha quindi redatto la relazione, in cui pare attestasse di aver visitato la donna e di aver riscontrato che era affetta da cecità assoluta con diritto alla relativa indennità di accompagnamento. Dalla documentazione, però, è emerso che era deceduta 19 giorni prima.