Il vicepresidente della giunta regionale della Calabria, Filippo Pietropaolo, è stato assolto dall’accusa di ricettazione perché il fatto non costituisce reato. Lo stabilisce la sentenza letta questa mattina dal presidente del collegio penale del Tribunale di Crotone, Edoardo D’Ambrosio, a conclusione del processo scaturito dall’operazione Tempio di Hera. Si tratta di una indagine con la quale, nel gennaio del 2017, carabinieri del Nucleo Tutela del patrimonio culturale di Cosenza, coordinati dalla Procura della Repubblica di Crotone, hanno messo in luce un’organizzazione dedita allo smercio di reperti archeologici scavati illegalmente che portò ad indagare 52 persone. Pietropaolo, all’epoca consigliere della Seta srl, era stato rinviato a giudizio per aver accettato una “moneta dei bretti” in regalo. La sentenza ha invece inflitto condanne ai tombaroli per il reato di associazione a delinquere finalizzata allo scavo illecito di reperti archeologici.
Vicepresidente giunta Calabria assolto dall’accusa di ricettazione
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