Duplice omicidio a Castrovillari, si attiva la Dda di Catanzaro

Il fascicolo sul duplice omicidio avvenuto ieri sera nelle campagne di Castrovillari potrebbe essere presto trasmesso alla Dda. Sul posto in cui sono stati trovati i cadaveri di Maurizio Scorza, di 57 anni, e della moglie tunisina 38enne, era presente al sopralluogo anche un magistrato della procura antimafia. Contesto e modalità lasciano pensare che si tratti di un delitto di ‘ndrangheta, anche se il movente è ancora da accertare. I carabinieri indagano a 360 gradi. L’ipotesi più accreditata, tuttavia, è che si tratti di una vendetta maturata negli ambienti della criminalità. Una scena raccapricciante quella apparsa agli inquirenti, giunti sul posto dopo aver ricevuto la segnalazione di una macchina ferma sul ciglio della strada con i fari accesi. La donna, raggiunta da diversi proiettili, era riversa in una pozza di sangue sul sedile lato passeggero. Subito dopo, nel portabagagli della Mercedes Glk , gli inquirenti hanno trovato il corpo senza vita del suo compagno, Maurizio Scorza, anche lui ucciso a colpi di pistola. Accanto al cadavere un capretto morto. Un dettaglio agghiacciante. Scorza era noto alle forze dell’ordine. Nel novembre 2013 era già stato vittima di un agguato. Venne raggiunto da cinque colpi di arma da fuoco, ma riuscì a cavarsela dopo un complicato intervento chirurgico. Secondo quanto si apprende, Scorza aveva a che fare con “giri” di droga e sarebbe stato vicino ad alcune cosche di ‘ndrangheta dell’Alto Ionio cosentino. I carabinieri coordinati dalla Procura di Castrovillari, che lavora in stretto contatto con la Dda di Catanzaro, stanno analizzando la scena del crimine e il cellulare dell’uomo per ricostruire le ultime ore della coppia.
L’ipotesi più accreditata è che i due siano stati uccisi altrove, quindi portati nell’isolata zona di campagna in cui sono stati trovati. Dall’analisi del telefono di Scorza gli investigatori sperano di trovare indizi utili per identificare il suo assassino.