Al Rendano di Cosenza il 20 marzo il musical “Mio fratello è figlio unico”

Anna Franchino

La passione di Giuseppe Ferraro per Rino Gaetano, il dissacrante e celebre cantautore crotonese, tragicamente scomparso nel 1981, nasce da bambino, quando lo zio, grande estimatore dell’autore di “Ma il cielo è sempre più blu”, lo accompagnava a scuola e gli faceva ascoltare in macchina le canzoni “Gianna” e “Aida”. A furia di sentirle, Giuseppe ne rimase presto folgorato. Diventato adolescente, l’ammirazione per Rino Gaetano crebbe sempre di più, fino a sfociare, ora che Ferraro è diventato un bravo coreografo, con collaborazioni importanti – tra queste Cristiano Malgioglio e Bungaro – nello spettacolo “Mio fratello è figlio unico” che ha voluto dedicare proprio a Rino Gaetano e del quale firma anche la regia. Il quasi musical, ma il regista e coreografo cosentino, originario di Torano Castello e direttore artistico dell’Accademia di Arte e Spettacolo “Art Show Dance Academy”, lo definisce uno show-varietà, andrà in scena il prossimo 20 marzo al Teatro Rendano di Cosenza, con un doppio spettacolo: alle ore 10,30 una matinée per le scuole e alle 21,30, il debutto ufficiale. Giuseppe Ferraro ha illustrato il suo interessante ed anche ambizioso progetto a Palazzo dei Bruzi, alla Commissione consiliare cultura presieduta da Mimmo Frammartino. A propiziare l’incontro tra i componenti dell’organismo consiliare e il coreografo e regista è stato il consigliere Francesco Turco che ha avuto modo, da tempo, di apprezzarne le qualità artistiche. Quella con la figura di Rino Gaetano e con la rivisitazione in chiave goliardica del suo repertorio, Giuseppe Ferraro la definisce una vera e propria sfida che non ha avuto timore di intraprendere perché la sua mission – per come ha rivelato – è quella di lanciare importanti messaggi, soprattutto ai giovani ed anche ai meno giovani, sulla grandezza e la sorprendente attualità della musica e dei testi del cantautore calabrese, toccando anche temi particolarmente stringenti, come l’inclusione, l’integrazione o la solitudine. Proprio attraverso le canzoni, le melodie e soprattutto sfruttando la potenza e l’attualità dei testi, lo spettacolo “Mio fratello è figlio unico” vuole arrivare a tutti perpetuando il ricordo di un cantautore rivoluzionario e fuori dagli schemi che ha fatto scuola e che continua ad essere molto seguito, anche presso quanti non lo conoscevano e prendono ad appassionarsi al primo ascolto. Il progetto firmato da Giuseppe Ferraro ha come finalità anche la promozione del territorio, tanto è vero che ad accompagnarne il cammino sta provvedendo anche un bel video-clip promozionale girato sulle coste cosentine, a Diamante soprattutto. Sul palco del Rendano, il prossimo 20 marzo, saliranno la Tribute band “Rino live”, composta da 12 elementi, e più di 100 performer, tra danzatori e attori. Tra i protagonisti, Marianna Esposito e Mirko Iaquinta. Il corpo di ballo è quello della “Art Show Dance Academy”. Nobilissima la finalità di devolvere parte del ricavato all’Associazione italiana per la ricerca sul cancro. Nel corso dell’incontro in Commissione cultura sono intervenuti il Presidente Mimmo Frammartino che ha introdotto l’ospite, il consigliere Francesco Turco che ha portato anche i saluti della consigliera delegata alla Cultura del Sindaco Franz Caruso, Antonietta Cozza, e il consigliere Giuseppe D’Ippolito che indirizzando al coreografo e regista un beneaugurante in bocca al lupo ne ha lodato i meriti e le qualità artistiche “che – ha detto – danno lustro alla città”.

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