147
Si é conclusa a Cosenza, con grande successo di pubblico, la “5 Giorni di Musica contro le mafie”. Protagonista, ancora una volta, è stata la musica dal vivo. Palcoscenico della seconda finale del premio il Teatro Morelli, dove in serata si é svolta anche la consegna del Premio Speciale a Motta, The Zen Circus e Willie Peyote. La mattina, condotta da Filippo Roma, de “Le Iene”, e con i giudici Picciotto, Roy Paci e Serena Brancale, sono andati in scena per il Premio gli artisti emergenti Cadmio, Andea Carluccio, Micaela Tempesta, Chris Obehi e Sikania. A giudicarli anche il pubblico da casa che ha votato tramite social net e il pubblico in sala, che ha espresso il suo voto tramite messaggi whatsapp nonché una giuria demoscopica individuata tra il pubblico. I vincitori verranno annunciati nei prossimi giorni tramite i canali ufficiali della rassegna. La mattinata ha raggiunto il suo apice quando sul palco é salito Don Luigi Ciotti che riceve dal Presidente di Mvsm Gennaro De Rosa i ringraziamenti per il sostegno e la Tessera Numero uno dell’Associazione Musica contro le mafie. Il fondatore di Libera, che è da sempre lo spirito guida della manifestazione, si é rivolto ai ragazzi in platea esortandoli a «non dimenticare le cose belle, importanti e positive, nonostante le tante difficoltà di ogni giorno. Bisogna ripartire dalle politiche sociali, che danno lavoro, sostegno alle famiglie, servizi ed opportunità per le persone. La lotta alla mafia vuol dire la prima lotta per la giustizia sociale e comincia dal lavoro. Milioni di giovani in Italia hanno terminato gli studi e non trovano il lavoro; se non si prende coscienza di questa dimensione, non se ne uscirà mai fuori. La musica, l’aggregazione, l’arte in tutte le sue espressioni è stata ed è un’arma potente contro le mafie”. “Musica contro le mafie – ha detto ancora don Ciotti – deve diventare un percorso europeo. Dobbiamo ragionare oggi per un ‘nuovo umanesimo’ che metta insieme le diversità delle nazioni per l’unità e metta al centro la persona e i suoi problemi fondamentali: un nuovo umanesimo”. Il concorso é entrato nel vivo quando ha suonato il foggiano Cadmio, autore raffinato e dalla voce matura. Subito dopo il napoletano Andrea Carluccio ha segnato il passo grazie al suo blues cantautorale sostenuto da un ottimo groove, che gli ha fatto incassare giudizi più che positivi. A seguire Chris Obehi, nigeriano-palermitano, che si é presentato solo con chitarra acustica e voce ma soprattutto con un testo che racconta la sua storia da emigrato. Sul palco poi la napoletana Micaela Tempesta, che ha presentato il suo cantautorato elettronico: loop station, synth e drum machine supportano le sue liriche. In chiusura i Sikania, giovane band ska pop di Agrigento con un frontman che é riuscito a tenere bene la scena con una buona sezione fiati. Ha chiuso la giornata la giovane band “Le Cose Importanti”, vincitori lo scorso anno del Premio ed ospiti d’onore nel giorno della pubblicazione del loro nuovo video singolo, “Hey Macarena”. La band di Latina suona un buon pop infarcito di rock. Nel pomeriggio sono ripresi gli incontri e questa volta al Caffè Telesio è stata ospite Elisa Sovarino. La scrittrice palermitana ha recentemente pubblicato il libro “Annusando il cemento”, che parla della lotta alla mafia attraverso uno stile originale, una favola moderna corredata da illustrazioni, in cui il racconto è ambientato nel mondo animale che con un gioco allegorico racconta il mondo criminale con parallelismo con il regno animale. Il panel della giornata si é tenuto nell’ex M.a.m. sul tema “Musica politica, musica impegnata, gli artisti devono esprimere il loro parere?” con Roy Paci e il duo La Rappresentante di Lista. “Il mio moto di ribellione anarchica – ha detto Paci – si è evoluto in una nuova consapevolezza. Attraverso varchi diversi tra i generi musicali vivo l’impegno in musica aiutando gli altri artisti ad emergere”. “Noi immaginiamo . hanno detto Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina, dei Lrdl – un’utopia. Quando scriviamo canzoni, immaginiamo possibilità migliori, una tensione al bello”. Dopo il panel “La Rappresentante di Lista” ha eseguito dal vivo la sua “Utopia”, chiudendo l’ultimo showcase di quest’anno. Il duo di origini toscane e siciliane in mezz’ora ha alternato il meglio del suo repertorio tra brani neo folk dai testi poetici esistenziali e quelli ermeticamente impegnati.
Si é conclusa a Cosenza, con grande successo di pubblico, la “5 Giorni di Musica contro le mafie”. Protagonista, ancora una volta, è stata la musica dal vivo. Palcoscenico della seconda finale del premio il Teatro Morelli, dove in serata si é svolta anche la consegna del Premio Speciale a Motta, The Zen Circus e Willie Peyote. La mattina, condotta da Filippo Roma, de “Le Iene”, e con i giudici Picciotto, Roy Paci e Serena Brancale, sono andati in scena per il Premio gli artisti emergenti Cadmio, Andea Carluccio, Micaela Tempesta, Chris Obehi e Sikania. A giudicarli anche il pubblico da casa che ha votato tramite social net e il pubblico in sala, che ha espresso il suo voto tramite messaggi whatsapp nonché una giuria demoscopica individuata tra il pubblico. I vincitori verranno annunciati nei prossimi giorni tramite i canali ufficiali della rassegna. La mattinata ha raggiunto il suo apice quando sul palco é salito Don Luigi Ciotti che riceve dal Presidente di Mvsm Gennaro De Rosa i ringraziamenti per il sostegno e la Tessera Numero uno dell’Associazione Musica contro le mafie. Il fondatore di Libera, che è da sempre lo spirito guida della manifestazione, si é rivolto ai ragazzi in platea esortandoli a «non dimenticare le cose belle, importanti e positive, nonostante le tante difficoltà di ogni giorno. Bisogna ripartire dalle politiche sociali, che danno lavoro, sostegno alle famiglie, servizi ed opportunità per le persone. La lotta alla mafia vuol dire la prima lotta per la giustizia sociale e comincia dal lavoro. Milioni di giovani in Italia hanno terminato gli studi e non trovano il lavoro; se non si prende coscienza di questa dimensione, non se ne uscirà mai fuori. La musica, l’aggregazione, l’arte in tutte le sue espressioni è stata ed è un’arma potente contro le mafie”. “Musica contro le mafie – ha detto ancora don Ciotti – deve diventare un percorso europeo. Dobbiamo ragionare oggi per un ‘nuovo umanesimo’ che metta insieme le diversità delle nazioni per l’unità e metta al centro la persona e i suoi problemi fondamentali: un nuovo umanesimo”. Il concorso é entrato nel vivo quando ha suonato il foggiano Cadmio, autore raffinato e dalla voce matura. Subito dopo il napoletano Andrea Carluccio ha segnato il passo grazie al suo blues cantautorale sostenuto da un ottimo groove, che gli ha fatto incassare giudizi più che positivi. A seguire Chris Obehi, nigeriano-palermitano, che si é presentato solo con chitarra acustica e voce ma soprattutto con un testo che racconta la sua storia da emigrato. Sul palco poi la napoletana Micaela Tempesta, che ha presentato il suo cantautorato elettronico: loop station, synth e drum machine supportano le sue liriche. In chiusura i Sikania, giovane band ska pop di Agrigento con un frontman che é riuscito a tenere bene la scena con una buona sezione fiati. Ha chiuso la giornata la giovane band “Le Cose Importanti”, vincitori lo scorso anno del Premio ed ospiti d’onore nel giorno della pubblicazione del loro nuovo video singolo, “Hey Macarena”. La band di Latina suona un buon pop infarcito di rock. Nel pomeriggio sono ripresi gli incontri e questa volta al Caffè Telesio è stata ospite Elisa Sovarino. La scrittrice palermitana ha recentemente pubblicato il libro “Annusando il cemento”, che parla della lotta alla mafia attraverso uno stile originale, una favola moderna corredata da illustrazioni, in cui il racconto è ambientato nel mondo animale che con un gioco allegorico racconta il mondo criminale con parallelismo con il regno animale. Il panel della giornata si é tenuto nell’ex M.a.m. sul tema “Musica politica, musica impegnata, gli artisti devono esprimere il loro parere?” con Roy Paci e il duo La Rappresentante di Lista. “Il mio moto di ribellione anarchica – ha detto Paci – si è evoluto in una nuova consapevolezza. Attraverso varchi diversi tra i generi musicali vivo l’impegno in musica aiutando gli altri artisti ad emergere”. “Noi immaginiamo . hanno detto Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina, dei Lrdl – un’utopia. Quando scriviamo canzoni, immaginiamo possibilità migliori, una tensione al bello”. Dopo il panel “La Rappresentante di Lista” ha eseguito dal vivo la sua “Utopia”, chiudendo l’ultimo showcase di quest’anno. Il duo di origini toscane e siciliane in mezz’ora ha alternato il meglio del suo repertorio tra brani neo folk dai testi poetici esistenziali e quelli ermeticamente impegnati.