Al Teatro Rendano di Cosenza, domenica 21 novembre, in scena “Il Maestro di Cappella” di Domenico Cimarosa per la stagione “Torniamo all’Opera”, promossa dall’Associazione “Orfeo Stillo”
insieme all’Amministrazione comunale e al Conservatorio “Giacomantonio” di Cosenza. “Il Maestro di Cappella”, divertente intermezzo (monologo comico) in un atto, composto da Domenico Cimarosa, probabilmente tra il 1786 e il 1793, è basato su un libretto di produzione ignota. L’operina è unica nel suo genere in quanto, diversamente da tutti gli altri intermezzi settecenteschi, si fonda essenzialmente sulla presenza di un solo cantante, il maestro di cappella per l’appunto. Proprio per la particolarità di avere un personaggio soltanto, non è stata ancora scartata l’ipotesi che questo lavoro fosse stato scritto originariamente come un ampliamento di un’aria per basso o di una cantata comica. Questo componimento è una parodia del maestro di cappella settecentesco ed è affine come tipologia a quei lavori che satireggiavano sull’ambiente teatrale ai quali appartiene anche un altro lavoro scritto da Cimarosa nel 1786, “L’impresario in angustie”. Al Teatro Rendano domenica 21 novembre, nella duplice veste di direttore d’orchestra e cantante (bassobaritono) si cimenterà Alessandro Tirotta, alla guida dell’Orchestra del Mediterraneo “San Francesco di Paola”. Tirotta può essere considerato un enfant prodige, per aver intrapreso gli studi musicali a quattro anni, diplomandosi poi in violino in giovanissima età e perfezionandosi con Francesco Manara (primo violino del Teatro alla Scala di Milano). Come cantante si è poi formato sotto la guida del padre, il maestro Gaetano Tirotta. Ha svolto un’intensa attività concertistica sia da solista che da direttore in numerosi Teatri, Enti lirici e prestigiose Sale da Concerto sia in Italia che all’estero (Giappone, Cina, Spagna, India ecc.), diretto, tra gli altri, da Riccardo Muti e Daniel Oren. Dopo il debutto come Don Geronimo ne “Il Matrimonio segreto” di Cimarosa al Teatro Modena di Genova e dopo aver vinto diversi concorsi nazionali ed internazionali, ha interpretato ruoli di primo piano in numerose opere liriche.
Alessandro Tirotta è anche interprete di numerose cantate sacre, Messe ed Oratori di gran repertorio ed inediti, tra cui anche la Petite Messe Solennelle di Rossini e il Requiem e la Kronungmesse di Mozart. La grande esperienza internazionale accumulata come violinista e solista lirico in palcoscenici prestigiosi gli conferiscono un importante bagaglio di conoscenze che trovano una forte inclinazione nella direzione dell’opera lirica. La seconda parte del programma di domenica 21 novembre al Rendano prevede l’esecuzione, da parte dell’Orchestra del Mediterraneo “San Francesco di Paola”, della V Sinfonia di Franz Schubert, composta dall’autore all’età di 18 anni e che può essere considerata l’inizio del passaggio verso la sua maturità artistica. Nella precedente quarta sinfonia il compositore si era ispirato a forme beethoveniane, qui il modello è Mozart, con il palese riferimento alla sinfonia K. 550; tuttavia, le ridotte dimensioni e la sobrietà dell’organico orchestrale fanno trasparire gli intenti di una destinazione cameristica.
Cosenza, al Rendano “Il Maestro di Cappella” di Domenico Cimarosa
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