Un settembre ricco di appuntamenti quello del Festival Euromediterraneo di Altomonte. Una settimana ricca di musica, arte, incontri ed enogastronomia con il “Divino Jazz e contaminazioni” e dibattiti e tradizioni con la “Festa dell’Agricoltura” chiusa con il grande concerto di Cosimo Papandrea. Si è chiusa, dunque, l’edizione 2019 del “Divino Jazz e contaminazioni” che è stata caratterizzata dal tema della “Generazione culturale” così come già avvenuto per gli appuntamenti di agosto del Festival Euromediterraneo di Altomonte messo in piedi dall’amministrazione culturale con Officine delle Idee, insieme all’omaggio all’opera dello scrittore Andrea Camilleri. Il “Divino Jazz e contaminazioni” è la rassegna che più di tutte incarna il tema della “Generazione culturale” perché è capace di mettere insieme e a confronto le più diverse tipicità. Lo scambio della conoscenza è stato alla base di tutti gli eventi che si sono tenuti nel Chiostro dei Domenicani in piazza Tommaso Campanella. A farla da padrone è stata la musica, elemento caratterizzante della manifestazione sin dalla sua prima apparizione nel 2004, con i concerti dei Coram Populo, che hanno mescolato la musica popolare a quella italiana d’autore; i TocaTango con i loro ritmi sudamericani che hanno strizzato l’occhio al Vecchio Continente e gli Even 5et con le loro influenze jazz. “Divino Jazz” è fatto di dibattiti, tradizioni e contaminazioni e lo hanno dimostrato gli incontri di questa edizione. Si è parlato di tradizioni altomontesi analizzando il linguaggio dei padri grazie al libro di Michele Marino, “Cosi i Gautumuntu”. Una discussione alla quale hanno portato il proprio contributo gli assessori Mario Pancaro, Emilia Romeo ed Elvira Berlingieri insieme a Marianna Caporale, Francesco Spingola e Mario Gaeta con tanti cittadini a riscoprire le tracce della propria storia.
Si è parlato anche di solidarietà. Lo si è fatto con la mostra di Stefania Lecce “Riflessi di umanità” e il convegno che ha presentato il volume che contiene le immagini presentato insieme a Maria Pina Iannuzzi e Pierfranco Costa. Una pubblicazione di “Le pecore nere editorial” con poesie di Arthur Balder, Héctor Berenguer, Carmela Bianco, Regina Cellino, Matteo Dalena, Tàlata Rodriguez, e Francesco Vitale e con le foto di Pierfranco Costa, Karen Cucci, Maria Cristina Esposito, Nicola Iuvaro, Stefania Lecce, Mafalda Meduri e Rachele Zumpano. Gli eventi del “Divino Jazz e contaminazioni” si sono completati con la mostra d’arte “IllustrAzione” di Francesca Sprovieri e l’enogastronomia de “Il Borgo del gusto” a cura dell’imprenditore e chef Enzo Barbieri che ha partecipato all’organizzazione della rassegna di quest’anno. Anche la “Festa dell’Agricoltura”, che si è tenuta nelle contrade Boscari e Pantaleo, ha richiamato tanta gente. Una tradizione che continua a rinnovarsi di anno in anno e che nell’edizione 2019 si è arricchita di incontri che hanno contribuito ad ampliare il dibattito sullo stato dell’arte dell’agricoltura e sulle sue politiche. Il gran finale è stato riservato al coinvolgente concerto di Cosimo Papandrea che, con la sua musica, ha fatto ballare Altomonte al ritmo delle tradizioni calabresi.
Festival Euromediterraneo di Altomonte, concluso “Divino Jazz e contaminazioni”
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