“È con estremo piacere che dedico questo piccolo spazio ad un maestro orafo e imprenditore, che
rappresenta la Calabria bella, l’imprenditoria calabrese, nonché argentiere fondatore dell’azienda
di gioielleria con sede a Crotone, un artista come pochi ne conosco: Gerardo SACCO, un uomo di
fede, generoso, una persona di grande talento e “fantasia”, la sua arte una sapiente soluzione di
tecnica e mestiere che caratterizza ogni suo gioiello; una dichiarazione di ciò che si ha dentro di sé,
l’espressa volontà di comunicare agli altri ciò che è sempre stato, qui la sua grandiosità, nel
recuperare i processi di lavorazione del passato, anche del mondo arbëreshe, e si è specializzato in
uno stile che affonda le proprie radici nella cultura della Magna Grecia nonché nella tradizione
contadina del Mediterraneo; il giusto principio di creatività lì pronta ad essere manifestata in un
insieme di forme che costituiscono il completo lavoro di questo sapiente, sagace e oculato
maestro orafo. I miei complimenti, caro maestro Gerardo, molto bella la Stauroteca che hai donato alla Chiesa
Cattedrale di Lungro, ricca di emozioni, le tue opere sono meravigliose, c’è tanto amore in
quest’opera, che solo un artista dotato di una profonda sensibilità può creare, merito del tuo
talento e della tua grande umanità. Ti auguro ancora moltissimi anni ricchi di ispirazione”. Sono le
parole con le quali monsignor Donato Oliverio, eparca di Lungro degli Italo-Albanesi, ha inteso
ringraziare l’orafo Gerardo Sacco per l’opera che è stata consegnata ufficialmente lo scorso
sabato, presso la Cattedrale di Lungro. Un’opera che è stata realizzata con la tecnica della fusione
a cera persa in argento 925/000 placcata in oro 24Kt a 3 micron e smalti. “Sulla Croce – spiega
Gerardo Sacco – sono presenti 105 perle coltivate di prima qualità, 30 corindoni di vari colori, 4
madreperle e 12 agate verdi. Sono stati inseriti 5 porta reliquie con sportello e sullo stesso sono
state applicate delle miniature su madreperla secondo la tecnica bizantina, che raffigurano al
centro Cristo Benedicente, mentre sulle braccia i 4 evangelisti Matteo, Marco, Luca e Giovanni. La
Croce poggia su di una base in legno con lastra in argento 1000/000 la quale riproduce la facciata
principale della Cattedrale di Lungro”.“Le parole di monsignor Oliverio – aggiunge l’orafo – cristallizzano in maniera fedele tutto ciò chec’è nel nostro lavoro: l’ispirazione, la dedizione, la pazienza e soprattutto la passione. Quando poi
si tratta di opere di arte sacra ogni attenzione ai dettagli è fondamentale, per rendere quel
simbolo unico e speciale per tutta la sua comunità”.