La Calabria è terra di amari, una tradizione che parte da lontano che oggi vive una sorta di nuova giovinezza

Anna Franchino

A Reggio Calabria, lunedì 25 luglio, al Piro Piro- sul km più bello d’Italia e tra i lidi balneari più belli del Paese- ancora una volta protagoniste le eccellenze calabresi. Dopo “Calabryando”, il nuovo contest è tutto sugli amari di questa terra che non smette di stupire. Tantissimi, ormai. E tutti particolarmente buoni. Da sorseggiare non solo a fine pasto ma anche con drink innovativi e di tendenza in una nuova frontiera del gusto. Elisir capaci di conquistare il mondo intero. Erbe officinali, agrumi unici, ricette a volte “fantastiche” ma mai banali sono la base di un successo senza quartiere, che non ha nulla a che vedere con la moda e tutto, invece, con la sincerità. Decine e decine di prodotti in altrettante aree, in una differenziazione territoriale (quasi unica in Italia per capillarità sul territorio) che è la forza imprescindibile di questo fenomeno tutto calabrese. E tutto amaro, appunto. Il nome dell’evento? “Amara Calabria”, in un mixology contest che farà parlare di sé. Giuria d’eccezione, il mondo dei bartender e degli appassionati si ritroverà ad osservare la Sicilia dalla costa calabra, sorseggiando un cocktail a base degli amari in gara.“Il sapore della gloria è l’amaro”, qualcuno sosteneva d’altronde. Il segreto nella capacità di raccontare un territorio unico, parte integrante del Sud Italia e della Magna Grecia, eppure ancora sconosciuto alle masse fino a pochi anni fa, se non per una trafila di cliché. Attraverso dei semplici sorsi, questi piccoli artigiani (le micro distillerie che producono in proprio o presso terzi si sono moltiplicate negli ultimi anni) e gli imprenditori del bere che li affiancano sulla scena commerciale, sono capaci di esportare fuori regione prima e fuori Italia poi il vero carattere di una terra ricca, dura e dolce insieme. E nel novero della grande produzione di spiriti, tra distillati e liquori, nessun prodotto è capace di abbracciare tutte le eccellenze della terra calabrese più dell’amaro: da un lato la dicotomia dei sapori tipica di questo prodotto, dall’altro l’intimo legame con le stesse erbe e le stesse piante che crescono rigogliose tra Reggio Calabria e la Riserva del Fiume Lao, passando da un lato all’altro della parte di Stivale che unisce Tirreno e Jonio.Coinvolti e protagonisti, anche in questo caso, giornalisti di settore ed esperti che si alterneranno tra i divanetti del Piro Piro e gli assaggi dei protagonisti. “E tu, che amaro bevi?”, il leit motiv “lanciato” sui social e sulle locandine dell’evento. Domenico Bellantonio, insieme a Laura Saraceno – coordinati dai giornalisti Giovanna Pizzi e Francesco Mannarino – con tutto lo staff del Piro di Reggio sono più che pronti a scoprire l’amaro degli amari nei cocktail in gara. Appuntamento alle ore 19.

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