La scuola di fumetto a Cosenza che fa emozionare: terminato il secondo modulo con tanti bambini coinvolti

Anna Franchino

Laboratori didattici, workshop, visite e soprattutto matite, colori, sogni. La scuola di fumetto, all’interno del Museo del Fumetto di Cosenza, fa emozionare. Bambini e ragazze: tutti impegnati a realizzare i loro supereroi. Nei giorni scorsi è terminato il secondo modulo; a settembre ripartirà la terza ed ultima parte. “Alla Scuola del Fumetto di Cosenza gli studenti intraprendono un viaggio alla scoperta di nuovi mondi espressivi ricchi di possibilità”, racconta Luca Scornaienchi, responsabile artistico. “In un ambiente formativo accogliente e stimolante si può finalmente dare forma alle potenzialità scoprendo i meccanismi e le tecniche del fumetto, della scrittura creativa, dell’animazione, dell’illustrazione e della grafica digitale”, spiegano dalla scuola. I corsi della scuola formano professionisti preparati a operare nei vari settori della narrazione per immagini. Grazie a percorsi che partono dai fondamenti del disegno e dello storytelling, le lezioni riescono a costruire e sviluppare competenze solide, permettendo agli allievi di imparare a esprimersi e a creare i propri lavori originali. Diversi moduli e livelli d’apprendimento garantiscono una formazione d’eccellenza attraverso cui lo studente può prepararsi a entrare nel mondo del lavoro.

I riscontri? Incredibili: con la scuola di Cosenza si sono formati nomi importanti di oggi, come Andrea Mannino di Zero Calcare oppure opere l’artista longobucchese, Beppe Stasi, che ha reso protagoniste le sue opere nella serie Netflix di Ficarra e Picone. I corsi sono stati divisi per fasce orarie: dai 6 ai 9 anni; dai 10 ai 14 e poi gli adulti. Da una parte la formazione, dall’altra la passione. L’obiettivo? “Creare ponti e contatti per chi in futuro vuole far diventare il suo hobby un lavoro. Non ci sono case editrici in Calabria ad esempio. Noi forniamo gli strumenti allora per far sì che si favoriscano le ambizioni”, fanno emergere insegnanti e curatori.

Fabio Franchi è uno di questi. Disegnatore messinese, da qualche settimana, sta conducendo i “suoi” ragazzi in un percorso virtuoso. Ai più giovani sta facendo disegnare il “piccolo principe”. Dando loro strumenti e consigli (dalle volumetrie ai piani ed alle tecniche più appropriate) per far emergere il talento. Ed i corsisti? Emozionati, curiosi, divertiti. “Sono ferratissimi sui videogiochi e sui fumetti horror”, dice il prof Franchi.

Dalla sua fondazione, la Scuola ha portato avanti decine di corsi e workshop che hanno visto quasi duemila artisti e studenti prendere parte alle attività arricchendosi di idee e stimoli. Negli anni, la Scuola del Fumetto di Cosenza ha avviato importanti collaborazioni con altre realtà affini di tutta Italia, tra cui la Scuola Italiana di Comix, la Scuola Romana dei Fumetti, la Nemo Academy di Firenze, la Scuola Salernitana del Fumetto Comix Ars e la Scuola di Fumetto Inkiostro di Foggia. I docenti della scuola sono artisti, fumettisti, scrittori e professionisti della comunicazione visuale che da anni lavorano nel settore in collaborazione con le più importanti realtà editoriali nazionali e internazionali. Ogni corso è da loro pensato per formare gli artisti, i fumettisti, gli scrittori e i professionisti a venire ed è arricchito da speciali approfondimenti e laboratori.

“Tutti i grandi sono stati piccoli, ma pochi di essi se ne ricordano”, è una delle frasi più belle dell’opera di Saint-Exupéry. Qui, al Museo del fumetto di Cosenza, la sensazione è proprio questa.

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