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Una start-up che sia incubatore sociale prima che lavorativo: è questo l’obiettivo del progetto “Percorsi d’accoglienza” che il comune di Rende promuove nell’ambito delle politiche di inclusione.
Nella sala Tokyo del museo del Presente è stato presentato stamane il primo bilancio delle attività che vedono coinvolti diversi attori: la Coop Medicare, l’accademia d’arte liutaia Nef, la scuola di alta formazione Co.Re, Promidea, CISL, Anolf e Confartigianato, Daawa e Amos. Gli enti coinvolti hanno dato vita, insieme al comune di Rende alla rete territoriale per un’economia solidale che: “punta a collegare la vocazione artistica con l’attività produttiva”, ha affermato l’assessora alla cultura Marta Petrusewicz che ha aggiunto “creare ambiti di partecipazione al bene comune è obiettivo primario di questa amministrazione”. Silvana Caputo, responsabile per il comune del progetto ha sottolineato come: “siamo ad una fase già avanzata del progetto: segno questo di come bene si stia lavorando affinché si concretizzi la possibilità per i ragazzi coinvolti nel progetto di creare una reale opportunità lavorativa”. La coordinatrice dell’iniziativa Nadia Luise ha poi sottolineato come: “incertezza e precarietà siano impattanti a più livelli. Lo spopolamento dei territori sono dovuti alla nuova fase migratoria. Per questo è necessario uno sviluppo locale integrato”. Dopo gli interventi di Emilio Natalizio per Nef e di Stefano Milazzo per Co.Re è stato proiettato il video realizzato da Giacomo Intrieri. Percorsi d’accoglienza proseguirà, dopo la fine dei corsi di liutaio e mosaicista a marzo, con la fase d’informazione e formazione da parte di Confartigianato, CISL e Promidea dell’individuazione dei finanziamenti necessari per l’avvio della start-up attraverso la quale sarà avviata la bottega artigiana di restauro.