800.807.587. È il “numero verde” di “Sunflower”, iniziativa delle Acli finalizzata a dare un supporto a donne che si trovano ad affrontare, per sé e per i figli, comportamenti violenti, ossessivi e persecutori. Martedì 12 Novembre alle 11,30 presso il Chiostro di San Domenico a Cosenza, si terrà la conferenza stampa – a cui interverrà il presidente nazionale delle Acli e portavoce nazionale dell’Alleanza contro la Povertà, Roberto Rossini – di presentazione del Centro antiviolenza, che avrà 3 sedi dislocate sul territorio provinciale, facenti capo a quella centrale ubicata nei locali della sede Acli di Cosenza. Ai lavori, coordinati dall’addetto stampa aclista Filippo Salatino, interverranno i presidenti Acli della Calabria, Filippo Moscato, e di Cosenza, Caterina De Rose, mentre Santina Bruno, illustrerà il funzionamento di “Sunflower”, progetto destinato a colmare la mancanza, sul territorio cosentino, di strumenti concreti di ausilio alle vittime. Il centro antiviolenza Sunflower, nato dalla collaborazione tra le Acli di Cosenza, il Coordinamento Provinciale “Donne Acli Cosenza”, il Punto Famiglia e le Acli Colf di Cosenza, è finalizzato a dare un supporto alle donne che si trovano ad affrontare, per sé e per i figli, comportamenti violenti, ossessivi e persecutori da parte di uomini che approfittano delle loro debolezze, non trascurando, però, anche la difficile condizione che vivono tutti quei padri vittime dei comportamenti ostruzionistici delle mamme dei loro figli, le quali, dopo la separazione, impediscono un rapporto costante e continuo con il minore. Pertanto, al fine di dare una risposta a queste esigenze, e colmare la mancanza, sul territorio, di strumenti concreti di ausilio alle vittime, martedì 12 Novembre verrà inaugurato un “Centro antiviolenza”, con 3 sedi dislocate su tutto il territorio provinciale, facenti capo a quella centrale ubicata nei locali della sede Acli di Cosenza. Il primo impatto dell’utente con il Centro avviene o mediante telefonata – al numero verde 800.807.587, attivo tutti i giorni, in fasce orarie diurne e serali – o mediante un contatto personale presso le sedi, nelle ore di apertura al pubblico. Successivamente, in tempi brevissimi, la vittima verrà contattata per un appuntamento presso la sede dove troverà un centro di ascolto, un aiuto psicologico e un supporto legale gratuito al fine di affrontare al meglio la questione e superarla.
Presentazione “centro antiviolenza” Acli che offrirà supporto a donne in difficoltà
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