Venerdì 24 maggio al Museo dei Brettii e degli Enotri presentazione del libro di Alessia Antonucci

Anna Franchino

Nuovo appuntamento con la rassegna libraria “LibrinComune”, promossa dall’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Franz Caruso e ideata dalla consigliera delegata alla Cultura, Antonietta Cozza. Venerdì 24 maggio, alle ore 17,30, al Museo dei Brettii e degli Enotri, sarà presentato il libro “Radici con le ali – Cammini di calabresi che generano bellezza”. Si tratta dell’esordio letterario della giornalista Alessia Antonucci che nel suo primo libro, edito da “Le Pecore nere Italia”, racconta le storie di quaranta calabresi che vivono in Calabria o hanno deciso di emigrare: artigiani, creativi, imprenditori, artisti che hanno realizzato faticosamente i loro progetti, nonostante fossero in tanti a dire che investire nei propri sogni, per di più in Calabria, non sarebbe stato conveniente o sarebbe stata addirittura una follia. Eppure queste donne e questi uomini hanno creduto nel loro talento, nel loro intuito e nella strada che avevano scelto, andando controcorrente. La presentazione del volume al Museo dei Brettii e degli Enotri sarà preceduta dai saluti del Sindaco Franz Caruso e della consigliera delegata alla Cultura Antonietta Cozza. L’autrice del libro, Alessia Antonucci, dialogherà con la giornalista Rosalba Baldino, che ne firma la prefazione. Alla presentazione parteciperanno anche alcuni dei protagonisti delle storie raccontate nel volume. L’autrice racconta, infatti, come è iniziata l’avventura di ciascuno di loro, gli ostacoli che hanno dovuto superare, le scelte fatte, la difficoltà nello scardinare stereotipi consolidati ed anche i traguardi raggiunti, non punti di arrivo, ma trampolino di lancio per nuovi percorsi, per continuare a seminare e a generare bellezza. Trenta delle storie raccontate in “Radici con le ali” da Alessia Antonucci erano già apparse nel blog “Ottenove”, creato dalla giornalista cinque anni fa, poi aggiornate e calate nel tessuto narrativo del libro, per amalgamarsi con le altre dieci, inedite. Storie che fanno parte di un “progetto corale, d’insieme”, in cui ha creduto la casa editrice “Le Pecore nere Italia”, trasformando il sogno di tanti in pagine corpose che sanno di speranza, di luce, di resilienza, superando, con il vissuto dei protagonisti e il loro entusiasmo, il concetto di una Calabria sempre ultima, arida, incentrata sulla cultura del lamento, per affidare alle voci di queste donne e di questi uomini la bellezza, la forza, la loro costanza che arrivano a illuminare e a generare stupore. “Terra del sole, del mare, dei monti, terra di vacanze, di partenze e ritorni, terra d’emigrazione. È così che pensiamo, o meglio ci hanno abituati a pensare alla Calabria – scrive Rosalba Baldino nella prefazione al libro di Alessia Antonucci – . La narrazione di un Sud sgangherato, assistito, incapace, l’eterna e mai risolta questione meridionale che fa dibattere la politica e ci convince che qui non c’è futuro e dunque bisogna costruirlo altrove. È così? È uno stereotipo? È cultura imperante che continua a saccheggiare i nostri territori delle migliori intelligenze? Alessia Antonucci – scrive ancora nella prefazione Rosalba Baldino – in queste pagine ci fa conoscere una regione sconosciuta, dov’è possibile far fiorire creatività ed economia, in cui realizzare sogni, trasformarli in lavoro, in azienda, in brand conosciuti in tutto il mondo. L’autrice scopre, racconto dopo racconto, viaggio dopo viaggio, un punto di vista diverso dei calabresi sulla Calabria. Non è più il tempo di vergognarsi, è il tempo della consapevolezza dei saperi custoditi nei bassi di case per lo più chiuse che si trasformano in opportunità. Vecchi attrezzi da far rivivere, profumi e voci flebili della memoria che si proiettano come possibilità nel quotidiano”.

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