Il reparto covid dell’ospedale di Cetraro era stato chiuso il 14 giugno scorso dopo la guarigione dell’ultimo paziente ricoverato… purtroppo, l’ala dello Iannelli, che nel periodo di maggiore pressione ha ospitato un massimo di 38 pazienti, in questi giorni ha riaperto i battenti per ricevere due pazienti ricoverati in altri reparti risultati positivi al tampone. Il focolaio partito dalla casa famiglia di San Benedetto ha fatto ripiombare Cetraro nella emergenza, adesso dopo l’ultimo ciclo di tamponi eseguiti dalle squadre Usca dell’Asp di Cosenza i soggetti positivi sono saliti a 30.
Almeno dieci sono bambini, è tra loro che il virus ha viaggiato spargendosi a macchia d’olio e contagiando tre suore e i familiari. Oltre alle due persone ricoverate a Cetraro, ci sono altri cinque pazienti che hanno necessitato di cure ospedaliere presso l’Annunziata di Cosenza, uno di questi in rianimazione. Parallelamente alle attività di contenimento del contagio vanno avanti le indagini sulla natura del virus in circolazione per sgombrare il campo dalla presenza di varianti particolarmente contagiose. Dal processamento dei tamponi non erano emerse anomalie nella carica virale che in genere fanno scattare l’allarme, in ogni caso si sta procedendo al sequenziamento presso l’ospedale Ciaccio di Catanzaro.
Intanto le restrizioni imposte dall’amministrazione comunale di Cetraro di concerto con l’Asp hanno generato i primi malumori, l’associazione degli ambulanti critica la sospensione del mercato settimanale, si rivolge al Prefetto e annuncia una manifestazione di protesta per sabato 10 luglio.