I militanti hanno deciso: giusto essere presenti alle elezione in Calabria. La piattaforma Rousseau è stata inondata di “sì”, palesando un’evidente difformità di “aspettative” tra il gruppo dirigente e la base pentastellata. Adesso i cinquestelle dovranno mettere in campo la volontà “filtrata” dal voto on line, lavorando su lista e candidato alla presidenza ( Francesco Aiello?). Chi ha vinto? Di certo Parentela ( che ha ritirato le dimissioni da coordinatore), Misiti, Orrico e altri che hanno avuto il “coraggio” di sfidare il capo politico. Chi ha perso? Beh, Di Maio e quanti, d’accordo con lui, avevano “ordinato” un turno di stop elettorale per il movimento. Sul piano squisitamente politico, non v’è dubbio che la risposta massiccia dei militanti in direzione opposta ai desiderata dei responsabili nazionali, segna un punto di non ritorno. Insomma, si è aperta una falla e, forse, “consegnato” nelle mani dei “peones” un potere fino a ieri sconosciuto. Sarà difficile da domani in poi dettare la linea senza coinvolgere i territori. Al momento è impossibile stabilire se questa è l’alba di un giorno nuovo per il movimento o il tramonto, lo dirà il tempo.
I militanti sconfessano Di Maio: M5S in campo
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