La sanità dei decreti

Attilio Sabato

Come si traduce l’impatto del decreto sulla sanità calabrese? Presto detto: commissari a casa e proteste della politica calabrese. Fin qui, tutto “normale” più o meno. Ciò che, invece, non è normale, è il fatto che per i calabresi cambierà poco o nulla, nel senso che l’entrata a gamba tesa del governo non garantisce il miglioramento dei servizi offerti ai cittadini. Il decreto, infatti, è tutto incentrato sulla burocrazia ( aspetto importante), ma non tiene conto delle urgenze lamentate dalla gente. In pratica, è una questione di bandiera più che di progetto, di uomini più che di obiettivi. Finita una stagione ne inizia un’altra, senza che vi sia la benché minima idea di come migliorare la qualità dei servizi offerti. Niente è garantito: continueranno a mancare i medici negli ospedali, le liste d’attesa non saranno debellate, e i malati continueranno a rimpinguare le casse delle strutture sanitarie fuori regione. La sanità è l’emblema del fallimento dei governi che si sono succeduti alla guida della regione, delle gestioni commissariali e di noi cittadini che, in tutti questi anni, non abbiamo mai trovato il “tempo” per dire basta!

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