Incendio alla Socas di Corigliano Rossano: due arresti

Isabella Roccamo

Il 24 maggio scorso l’incendio che ha interessato la “Socas” di Corigliano Rossano, grande officina e autocarrozzeria della zona. Oggi i carabinieri hanno arrestato i presunti responsabili di quel vasto rogo. Si tratta di due fratelli, di 55 e 49 anni . Movente? Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il 55enne, già condannato in via definitiva per associazione mafiosa e per estorsione, avrebbe preteso la riparazione immediata della sua autovettura, ma dopo la risposta negativa dei titolari che per la grande mole di lavoro, avrebbero rinviato la riparazione al lunedì successivo, l’uomo avrebbe avuto una reazione stizzita . Nei giorni successivi avrebbe manifestato al fratello, già condannato in passato per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, i suoi propositi di “castigare” il titolare dell’officina. Le bottiglie incendiarie sarebbero state preparate prelevando benzina da un ‘auto nella disponibilità dei due. Le indagini svolte dai militari e coordinate dalla direzione distrettuale antimafia, hanno consentito di ricostruire il movente, le fasi preparatorie e quelle immediatamente successive all’incendio. L’arresto dei due fratelli è stato disposto dal gip presso il tribunale di Catanzaro su richiesta della Dda. L’accusa per i due è di incendio doloso aggravato dal metodo mafioso

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