Tombe svuotate, cadaveri distrutti, gettati nei rifiuti o dati alle fiamme. Non è un film dell’orrore ma è quello che avveniva sistematicamente nel cimitero di Tropea. Tre sono le persone finite in carcere dopo le indagini coordinate dalla Procura di Vibo Valentia.
Si tratta di Francesco Trecate di 62 anni custode del cimitero; Salvatore Trecate di 38 anni, figlio di Francesco, già noti alle forze dell’ordine per diversi precedenti di polizia; Roberto Contartese di 53 anni, incensurato, tutti di Tropea. Contestate le accuse di associazione a delinquere, violazione di sepolcro, distruzione di cadavere, illecito smaltimento di rifiuti speciali cimiteriali e peculato.
Le immagini realizzate dagli investigatori, catturate grazie all’installazione di un impianto di videosorveglianza, autorizzato dal procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, hanno consentito di documentare che i tre, in un’area interna e riparata del cimitero, senza il minimo scrupolo, hanno proceduto, in molte occasioni, ad estrarre i cadaveri di persone decedute da molti anni, a volte non ancora decomposti.
“Scene raccapriccianti”, così come sono definite dagli inquirenti nell’odierno provvedimento. Le salme venivano estratte dai loculi, le bare distrutte con seghe e asce e picconi, i cadaveri frantumati a mani nude con seghe e coltelli. Infine il tutto veniva dato alla fiamme.
È il 20 novembre. Dal provvedimento emerge come Salvatore Trecate abbia frantumato una bara verosimilmente con un’ascia e un piccone, Francesco Trecate avrebbe quindi estratto la salma dalla bara, l’avrebbe privata del vestiario e sezionata riponendo poi i resti in dei sacchi di plastica dopo averne mozzato la testa e mostrandolo ai presenti, «quasi a mò di trofeo», scrivono gli inquirenti. I resti e i vestiti vengono quindi accatastati e dati alla fiamme con del liquido infiammabile. Il giorno dopo nel loculo verrà seppellita una nuova salma.
Il 16 dicembre le telecamere riprendono un episodio simile: Salvatore Trecate e Roberto Contartese trasportare una bara, quindi la aprono. I due prelevavano spoglie della povera salma che vengono gettate in una busta di plastica. Anche questa verrà data alle fiamme.