Migranti, Occhiuto: “in Calabria altri 2 o 3 piccoli centri di accoglienza”

Anna Franchino

Il governo ha fatto bene a dichiarare lo stato d’emergenza sui migranti. In Calabria e in Sicilia c’è una forte percezione che questo problema stia diventando gigantesco, ed è evidente l’assoluta necessità di potenziare le attività dell’esecutivo con strumenti eccezionali”. Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.  “Nell’ultima Conferenza delle Regioni si è deciso che non si realizzeranno mega centri di accoglienza per i migranti come quelli di Lampedusa o di Isola Capo Rizzuto, ma si attuerà un’accoglienza diffusa. Io ad esempio ho dato la disponibilità come presidente della Regione Calabria ad individuare almeno altri due o tre piccoli centri di accoglienza. Inoltre, mi piacerebbe che si strutturassero anche ipotesi che consentano la nascita di una micro imprenditorialità per accogliere i migranti nelle prime fasi, prima che i migranti vengano ricollocati. Credo che noi dovremmo tentare di far diventare una crisi, quella che stiamo vivendo, in una ragione di opportunità per il territorio”, ha sottolineato il governatore Occhiuto.“Nella Conferenza delle Regioni sui migranti si è ragionato sull’adozione di un ‘modello Ucraina’ di cooperazione istituzionale: una modalità che ha sempre portato risultati positivi, anche ad esempio quando il governo e le Regioni hanno lavorato insieme per fronteggiare l’emergenza Covid. Quando si coopera è più semplice raggiungere risultati e in tempi brevi”.

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