Ancora un ritrovamento, l’80esimo dal quel maledetto 26 febbraio, quando il barcone carico di migranti partito dalla Turchia è andato completamente distrutto a largo di Steccato di Cutro. I vigili del fuoco e gli uomini della capitaneria di porto proseguono nelle ricerche dei dispersi che dovrebbero essere un centinaio. Oggi il mare ha restituito il corpo di un uomo adulto individuato dai soccorritori tra Botricello e Belcastro a qualche chilometro a sud della località dove il barcone si è schiantato all’alba di domenica 26 febbraio. Il bilancio si aggrava di ora in ora restano almeno, secondo il racconto dei sopravvissuti un’altra ventina di corpi da recuperare. Donne, uomini, bambini, che sono partiti con la speranza di sfuggire dall’orrore della guerra e delle violenze e sono andati incontro ad un destino crudele. Il corpo dell’80esima vittima adesso dopo il recupero sarà trasferito alla camera ardente per il riconoscimento.