“Al segretario del mio partito Nicola Zingaretti, se domani sarà in Calabria, con molta umiltà, voglio consigliare di evitare il ‘deja vù’ del rito che, ormai, da 15 anni si svolge intorno a Pippo Callipo. Ma vorrei prestasse, invece, attenzione alle domande delle Sardine calabresi. Io sono pronto e accolgo la sfida: sono disponibile, assieme alle forze che mi sostengono, a rendermi parte attiva di scelte unitarie. Altrimenti il dado è tratto e non c’è più tempo da perdere. Saranno gli elettori calabresi a sancire chi sono i responsabili delle lacerazioni”. Mario Oliverio, ricandidatosi alla presidenza della Regione Calabria, rilancia a poche ore dall’arrivo in Calabria del leader dei dem. E lo fa con una lettera ai leader di partiti e movimenti che sostengono il Governo prendendo spunto da un post di Jasmine Cristallo, referente calabrese delle “Sardine”, che ha rivolto un appello all’unità del centrosinistra e alla scelta di affidarsi a “giovani competenti per realizzare un progetto ambizioso, ma necessario per la sopravvivenza della Calabria”. Oliverio, nel corso di una conferenza stampa indetta ad horas, è tornato sulla dichiarazione in cui, nei giorni scorsi, aveva sostenuto di essere pronto ad un approdo unitario sulla base di nomi nuovi. “Per quanto mi riguarda – ha aggiunto Oliverio nella lettera alla leader delle sardine calabresi che ha letto ai giornalisti – accolgo la tua proposta: individuare e scegliere un giovane competente che magari vive e lavora fuori per farlo tornare in Calabria e designarlo candidato alla presidenza della Giunta regionale per le elezioni del 26 gennaio. In determinati frangenti anche il simbolismo esprime un significato di valore. E questo sarebbe davvero un tentativo da poter definire di autentico rinnovamento. Questa sarebbe una scelta coraggiosa”.
Oliverio lancia il “passo indietro”
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