Omicidio Lamezia, autore incastrato dalle telecamere

Isabella Roccamo

Ha confessato l’assassino dell’ex agente di polizia penitenziaria, Angelo Pino, ucciso nella notte tra sabato e domenica a Sambiase. Movente dell’omicidio: la gelosia. Le indagini, coordinate dalla Procura di Lamezia e condotte dai carabinieri, hanno consentito in poche ore di risolvere il giallo. A sparare, quella notte , Giuseppe Guadagnuolo, lametino 54enne che non accettava la fine della relazione con l’ex moglie, dalla quale si era separato da alcuni mesi .La donna aveva trascorso il sabato sera con la vittima. Non immaginava, pero’, di essere pedinata dal suo ex. Al termine della serata i due si sono salutati. Ed è stato allora che Guadagnuolo è entrato in azione. Ha seguito il suo rivale in amore che, alla guida della sua auto, stava ritornando a casa. Lo ha fermato per strada. L’ex agente di polizia penitenziaria ha accostato l’auto e a quel punto Guadagnuolo ha sparato tre colpi di pistola che non hanno lasciato scampo alla vittima. L’autore dell’omicidio è stato  individuato nell’arco di poche ore grazie anche alle immagini delle telecamere di videosorveglianza di alcuni negozi della zona. Un omicidio, secondo gli inquirenti preparato nei minimi dettagli. Le immagini hanno consentito di ricostruire tutti i movimenti di Guadagnuolo. Dopo l’omicidio ha abbandonato l’arma, una 7.65 con matricola abrasa e bruciato i vestiti. Ma ad incastrarlo anche le tracce biologiche e le impronte rinvenute nell’auto della vittima. Dopo essere stato individuato, Guadagnulo è stato interrogato per ore in caserma. Alla fine ha confessato. Adesso è accusato di omicidio, porto e detenzione e ricettazione di arma clandestina. Un tragico epilogo di una relazione malata. Una vicenda simile a molte altre che hanno come sfondo i motivi passionali.

 

©2023 TELEUROPA SRL – Tutti i diritti riservati

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