Il sindacato dei medici Anaao Assomed fa appello a tutti i gruppi parlamentari affinché il decreto Calabria non venga convertito senza offrire una soluzione alla crisi dell’occupazione medica in atto: “A nessuno sarà perdonata la perdita di questa occasione”. “L’emendamento al Dl Calabria presentato dal gruppo del M5S alla Commissione Affari Sociali della Camera rappresentava un tentativo lungimirante di offrire alla carenza di medici specialisti una soluzione alternativa agli escamotage messi in campo dalle singole regioni. Il suo ritiro, su richiesta della relatrice, rappresenta un fatto grave che, se confermato, smentisce le buone intenzioni”, scrive in una nota Carlo Palermo, Segretario Nazionale di Anaao Assomed. “La carenza di Medici specialisti – aggiunge – è tale da ridurre pesantemente quantità e qualità delle prestazioni sanitarie erogate, con buona pace del dichiarato interesse alla riduzione delle liste di attesa. Con il rischio non remoto di portare alla chiusura molti servizi, a cominciare dai pronto soccorso, se è vero come è vero che Campania e Puglia avranno bisogno nei prossimi anni di 1.400 specialisti in medicina d’urgenza solo per supplire alle uscite pensionistiche previste”. “Ora occorre – auspica Palermo – un sussulto di responsabilità per ripresentare l’emendamento in Aula. Il ministro Grillo deve mettere in campo tutto il peso che le deriva dall’avere in affidamento la tutela di un settore che vale 11 punti di Pil e 2 milioni di posti di lavoro”. “Se si vuole salvaguardare presente e futuro della più grande infrastruttura sociale del Paese – dice ancora il segretario di Anaao – occorre partire dal suo capitale umano e dal miglioramento delle condizioni in cui esercita il proprio lavoro, aprendo le porte ai giovani. Una soluzione nazionale ad una questione nazionale serve ora, non a futura memoria”.
Appello Anaao a Parlamento: “carenza medici in Dl Calabria”
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