“L’arresto in Brasile del boss Rocco Morabito al termine di un’operazione complessa di Carabinieri, Polizia, Interpol, Dea, Fbi statunitense e investigatori brasiliani è un duro colpo alla ‘ndrangheta. La lotta contro le mafie e l’illegalità è una priorità, congratulazioni alla Magistratura e all’Arma dei Carabinieri e alle Forze di Polizia”: così il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini in una nota ha commentato l’arresto del boss tra i dieci criminali più ricercati al mondo. Latitante dal 2017, quando era evaso da un carcere in Uruguay, dove si trovava in attesa di essere estradato, è stato arrestato insieme al narcotrafficante Vincenzo Pasquino, si legge nel comunicato del ministero. “Il successo di questa brillante operazione è la prova dell’incessante lavoro, in Italia e in complesse attività investigative internazionali, svolto silenziosamente dalle nostre forze di polizia, sempre al servizio dei cittadini” ha commentato Guerini gli arresti condotti dai Carabinieri del Ros in collaborazione anche con gli uomini dei comandi provinciali di Torino e Reggio Calabria. “Complimenti alle procure distrettuali e alle forze di polizia nazionali e straniere che hanno messo a segno la cattura del narcoboss Rocco Morabito. La Calabria bella, onesta, pulita e operosa non può che celebrare questo arresto e stringersi compatta alle istituzioni della nostra Repubblica”. È quanto afferma il presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì. “Questa regione – sostiene Spirlì – non è il dominio dell’antistato, non è il regno dei Morabito, dei Mancuso o dei Grande Aracri: è la terra in cui i cittadini sono costretti a lottare con più forza per l’affermazione della legalità; ed è la terra che, giorno dopo giorno, sacrificio dopo sacrificio, sta fornendo all’Italia e al mondo il vaccino contro quel maledetto virus chiamato ‘ndrangheta”. “La cattura del superlatitante Rocco Morabito rappresenta un nuovo successo dello Stato, che così infligge un colpo durissimo alla ‘ndrangheta e al mondo del narcotraffico”. Lo afferma Giuseppe Mangialavori, senatore e componente della Commissione parlamentare Antimafia. “Da tempo considerato il più importante broker per il traffico di cocaina con i cartelli del Sudamerica – prosegue Mangialavori – negli anni Morabito era diventato una sorta di fantasma imprendibile. Onore al merito alle Dda di Reggio Calabria e Torino e a tutte le forze di polizia impegnate nell’operazione. Il numero due della lista dei ricercati più pericolosi non è più in fuga. Il primo è Messina Denaro: prima o poi festeggeremo anche la fine della sua latitanza”. “Grazie all’impegno e alla determinazione della magistratura e dei Ros si è arrivati all’arresto di Rocco Morabito dopo mesi di lavoro e di indagini. È l’ennesima dimostrazione della forza delle nostre istituzioni e della volontà di sconfiggere le mafie. Chi ha contribuito all’arresto di uno dei più pericolosi criminali non solo d’Italia, ha fatto un servizio straordinario al Paese di cui dobbiamo essergli riconoscenti”. Così su Facebook Franco Mirabelli, vice presidente dei senatori dem e capogruppo Pd in commissione Antimafia. “Grazie all’impegno e alla determinazione della magistratura e dei Ros si è arrivati all’arresto di Rocco Morabito dopo mesi di lavoro e di indagini. È l’ennesima dimostrazione della forza delle nostre istituzioni e della volontà di sconfiggere le mafie. Chi ha contribuito all’arresto di uno dei più pericolosi criminali non solo d’Italia, ha fatto un servizio straordinario al Paese di cui dobbiamo essergli riconoscenti”. Così su Facebook Franco Mirabelli, vice presidente dei senatori dem e capogruppo Pd in commissione Antimafia. “Complimenti all’Arma dei Carabinieri e al Servizio per la cooperazione internazionale di polizia della Criminalpol per l’operazione, coordinata dalle procure antimafia di Reggio Calabria e Torino, che ha condotto all’arresto di Rocco Morabito nel nord del Brasile”: così il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. “Ancora una volta la determinazione, la dedizione e la professionalità di tutti gli investigatori coinvolti – aggiunge – hanno consentito di assicurare alla giustizia, dopo due anni di complesse e articolate indagini, l’esponente di primissimo piano della ‘ndrangheta, considerato il secondo latitante più pericoloso dopo Matteo Messina Denaro, e insieme a lui, Vincenzo Pasquino, personaggio di spicco del narcotraffico internazionale e inserito nell’elenco del Viminale dei latitanti più pericolosi». “Un risultato straordinario che dimostra la capacità di magistratura e forze dell’ordine di contrastare in modo efficace la criminalità organizzata e le sue ramificazioni internazionali grazie alla proficua e intensa collaborazione di polizia sviluppata nell’ambito del progetto “I can”, promosso e finanziato dal ministero dell’Interno e condotto dall’Interpol per intensificare lo sforzo comune nella lotta alla ‘ndrangheta e a tutti i suoi interessi illeciti transnazionali» ha aggiunto il ministro Lamorgese sottolineando infine “l’impegno quotidiano concreto per garantire legalità e sicurezza”. “L’arresto in Brasile del super latitante Rocco Morabito, boss della ‘ndrangheta e narcotrafficante, è un risultato straordinario ottenuto grazie alla grande sinergia investigativa e operativa tra la procura distrettuale di Reggio Calabria, i carabinieri del Ros, del gruppo Carabinieri di Locri e dei comandi provinciali di Reggio e Torino, con la collaborazione delle autorità giudiziarie e di polizia brasiliane e il supporto di Fbi e Dea”. Lo afferma, in una nota, la deputata di FdI, Wanda Ferro, segretario della Commissione parlamentare antimafia. “Una complessa attività investigativa internazionale – prosegue ferro – che ha consentito di assicurare alla giustizia uno dei criminali più ricercati al mondo. Complimenti ai magistrati e ai carabinieri che hanno consentito di portare a termine questa brillante operazione”.
Arresto Morabito, il plauso del mondo politico
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