“Regione continua ad accumulare ritardi sul sostegno delle persone affette dallo spettro autistico e delle loro famiglie, i cui trattamenti di diagnosi e cura sono stati inseriti dal Dpcm del 12 gennaio 2017 tra i livelli essenziali di assistenza (Lea). Molte famiglie calabresi di bambini e ragazzi affetti dai disturbi dello spettro autistico sono costrette a rivolgersi a centri di diagnosi e cura che si trovano in altre regioni, sostenendo costi insostenibili sotto il profilo sia economico, sia pratico”. Lo dichiara il consigliere Regionale e capogruppo del Movimento 5 Stelle, Davide Tavernise. Secondo il grillino, le misure messe finora in campo “sono state insufficienti, in alcuni casi discontinue, e la rete assistenziale che dovrebbe soddisfare i bisogni sanitari e sociosanitari delle famiglie calabresi di bambini affetti da disturbi in età evolutiva, in modo da assicurare una rete di protezione sociale e sanitaria stabile e duratura nel tempo, risulta decisamente non adeguata”.
Da qui la richiesta di chiarimenti al presidente della Regione “sugli atti mancati della sua amministrazione per garantire cure e assistenza capillare su tutto il territorio regionale. A partire dalla mancata costituzione dell’Osservatorio regionale per giovani e adulti con disturbi dello spettro autistico, con funzioni consultive e di monitoraggio delle politiche socioassistenziali, diagnosi e cura delle persone con disturbi dello spettro autistico, per rafforzare la sinergia tra le famiglie, le associazioni del settore e le istituzioni pubbliche, istituito con Legge regionale 24 febbraio 2023, n. 5, che avrebbe dovuto essere costituito con delibera della Giunta regionale entro trenta giorni dall’entrata in vigore della legge e di cui si è persa traccia”. Il consigliere pentastellato ha chiesto inoltre “il cronoprogramma previsto per raggiungere i livelli di fabbisogno individuati dal DCA 197 del 12 luglio 2023 e stimati in un totale di 88 posti letto per soddisfare le esigenze relative alla residenzialità e di 467 prestazioni pro/die relative alla semiresidenzialità. Si deve considerare che ad oggi vi è la disponibilità di 12 posti letto nell’ASP di Cosenza e 10 posti letto nell’ASP di Reggio Calabria con riferimento alla residenzialità, e di 10 prestazioni pro/die presso l’ASP di Cosenza e 10 prestazioni pro/die presso l’ASP di Catanzaro, con riferimento alla semi-residenzialità”.
Nell’interrogazione ha chiesto di conoscere quali sono i progetti attualmente finanziati dalla Regione Calabria per sostenere le persone affette da disturbi dello spettro autistico e le loro famiglie; e quali e quante sono le strutture pubbliche e private, convenzionate e non convenzionate, presenti sul territorio regionale e suddivisi per ciascuna Provincia e per la Città metropolitana di Reggio Calabria.