“Non può non condividersi l’allarme opportunamente lanciato dalla Confapi Calabria a voce del suo presidente Francesco Napoli, per la grave crisi economica che incombe sulle PMI italiane.” Esordisce così la presidente della Filiera Salute della Confederazione calabrese Candida Tucci, che punta i riflettori su un settore specifico che è quello del mondo dell’assistenza. “L’economia sommersa, la tendenza spinta al risparmio privato, la scarsa propensione al consumo sono fattori che ostacolano la crescita e il progresso economico ma ci sono settori produttivi che sono messi a dura prova soprattutto dalla farraginosità dell’apparato burocratico e dai ritardi di pagamento della PA. La burocrazia è un problema sistemico in Calabria, come in molte altre Regioni d’Italia” continua Candida Tucci “che in aggiunta ad altre criticità, aggravano la situazione soprattutto nelle Regioni economicamente fragili. Tuttavia, settori socio assistenziale e socio sanitari dei c.d. ‘privati convenzionati’ sono settori che marginalmente soffrono della crisi dei consumi, agendo nella sfera del bisogno di salute per sua natura meno sensibile agli andamenti del mercato. Si trovano, invece, a dover affrontare la sofferenza di una burocratizzazione eccessiva e di ritardi nei pagamenti. Questo crea una tensione sulla liquidità, elemento essenziale per il funzionamento di queste aziende. Il rischio non è di poco conto poiché investe uno dei settori più trainanti del mondo dell’assistenza, ovvero il comparto degli erogatori di prestazioni socio assistenziali in favore delle fasce deboli, costituito da ben oltre 500 strutture. In questo contesto difficile, l’operatività delle strutture di assistenza, affronta difficoltà significative. Le strutture socio-assistenziali, pur essendo fondamentali per la coesione sociale, si trovano in uno stato di stallo in un quadro generale di carenza di visione unitaria, percettibile in modo plastico nell’assenza dell’integrazione socio-sanitaria e di una programmazione unitaria. E’ il momento giusto per la Calabria di puntare sull’integrazione socio-sanitaria proprio per mitigare i danni di pregressi commissariamenti che poco hanno fatto bene alla salute dei calabresi ed ai bilanci delle istituzioni sanitarie pubbliche. E’ necessario allora approntare interventi in grado di snellire le lungaggini burocratiche che generano rallentamenti nella circolazione delle risorse e politiche di presa in carico globale dei bisogni. Solo in questo modo si potrà invertire la tendenza negativa e creare un contesto favorevole alla crescita e al benessere collettivo”, conclude Tucci.
Candida Tucci interviene su crisi economica che “incombe sulle PMI italiane”
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