Carlo Salvo (Lega): “Calabresi meritevoli rimangono disoccupati”

Anna Franchino


“Mai come oggi, le elezioni regionali rappresentano per la Calabria un momento solenne, il trionfo incontrollato della Lega di Matteo Salvini darà inizio a quella fase di rinascita economica – occupazionale della quale la nostra terra non ha mai goduto. – E’ quanto afferma in una nota l’avv. Carlo Salvo di Lega Calabria – I Calabresi, hanno maturato la consapevolezza che la politica fallimentare posta in essere dal governatore Mario Oliverio debba al più presto essere dimenticata. Mai come negli ultimi cinque anni, la Calabria è stata travolta da una violentissima crisi economica, sociale ed occupazionale. La causa principale può essere attribuita, senza ombra di dubbio, alla gestione scellerata della cosa pubblica da parte dei rappresentanti politici istituzionali che per incompetenza o per difesa dei propri interessi clientelari, hanno determinato ed accelerato quel processo di regressione a largo raggio della nostra regione. Se fino a qualche giorno fa l’analisi sul precario stato di salute della Calabria è stata, in linea di massima, elaborata da coloro i quali hanno erroneamente creduto nelle potenzialità della nostra terra, oggi ci ha pensato addirittura lo SVIMEZ evidenziando come la Calabria sia in forte recessione. Ciò sulla base degli indicatori economici relativi all’anno 2018 che hanno registrato una contrazione del PIL sceso a meno 0,3%, raggiungendo così il primato della Regione con la peggiore performance economica in Italia. Con Oliverio e il PD abbiamo veramente toccato il fondo!!! Evidentemente, i nostri amministratori regionali, non hanno ben capito che la Calabria ad oggi è l’unica regione in Italia ad avere la contrazione del PIL a causa della forte recessione economica – imprenditoriale. Sarebbe interessante conoscere il pensiero dei Calabresi, ma non ci vuole molto ad immaginarlo, sulla metodologia posta in essere dal governatore Mario Oliverio al fine di arginare il fenomeno della regressione economica che sta danneggiando in maniera irreversibile la popolazione tutta e coloro i quali hanno investito e continuano ad investire le proprie risorse sull’intera regione. Mentre la Calabria vive questa terribile fase di regressione, Oliverio attraverso un’operazione politico – clientelare della peggiore specie, ad esclusivo danno dei Calabresi, vara l’assunzione presso l’Ente Regione di 89 lavoratori, scelti sulla base di criteri non certamente condivisibili e trasparenti e comunque senza un apposito e regolare concorso. È evidente, quindi, che per Oliverio il criterio della meritocrazia non è prioritario rispetto a quello del clientelismo politico. Nemmeno il parere della Corte dei Conti sull’eccessivo costo del personale, che rappresenta una delle maggiori criticità dell’Ente Regionale, ha fatto desistere il governatore dal continuare a gestire la cosa pubblica a proprio piacimento ed a discapito degli interessi primari dei Calabresi. Ogni anno circa 15.000 giovani sono costretti a scappare dalla nostra terra e l’unica politica economica di contrasto da parte di Oliverio e del PD a questa disperata fuga è l’assunzione clientelare degli amici! Dopo quasi 50 anni di vita politica Oliverio non ha ancora capito che la Regione invece di essere un serbatoio di voti dovrebbe essere il principale volano della crescita economica della nostra terra. Questi inutili politici da sagra della melanzana hanno purtroppo ridotto la Calabria ad un deserto! Non lo stabilisce la Lega, lo certifica lo Svimez. Il disinteresse totale nei confronti dei Calabresi, da parte di Oliverio, farà scattare in capo agli elettori quell’orgoglio e quella voglia di riscatto economico – sociale di cui la Calabria ha urgente bisogno. La sonora bocciatura del PD, complice della cattiva e scellerata politica del governatore Oliverio, farà ben sperare sul futuro, certamente roseo della Regione Calabria. In questo contesto, la Lega di Matteo Salvini rappresenterà la vera novità, la linfa vitale per i Calabresi e per la Calabria che merita, senza ombra di dubbio, un posto più importante nella classifica tra le regioni d’Italia”.

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